L’operazione della Guardia di Finanza su input dei due poli museali fiorentini: sequestrati 74 ticket. I quattro si interponevano fra i turisti, ne ostacolavano l’ingresso e poi proponevano l’acquisto a prezzi maggiori
58 biglietti validi per l’accesso alla Galleria dell’Accademia, in procinto di essere ceduti a 25 euro l’uno a fronte dei 16 euro previsti, e 16 biglietti validi per la Galleria degli Uffizi, al prezzo di 40 euro l’uno in luogo dei 26 euro. Tutti ovviamente sequestrati E’ il bilancio di una serie di controlli operati dalla Guardia di Finanza fiorentina su input dei vertici degli stessi poli museali. Gli accertamenti hanno consentito al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Firenze delle Fiamme Gialle di rilevare una serie di siti web riconducibili a vari tour operator che, in alternativa ai canali ufficiali, consentivano la prenotazione e l’acquisto di ticket di accesso ai noti musei cittadini, a prezzi decisamente maggiorati e con l’aggiunta del servizio di “saltafila”.
Nel corso poi di mirati e costanti servizi occulti di controllo economico del territorio e di tutela del decoro urbano, i finanzieri hanno sorpreso nei pressi dei due musei cittadini, quattro soggetti di nazionalità straniera – con regolare permesso di soggiorno – che, interponendosi fra le file di turisti, ne ostacolavano il relativo accesso, tentando la vendita, in assenza di autorizzazione, di titoli validi per l’ingresso ai musei, con tariffe raddoppiate rispetto a quelle ordinariamente indicate dal Ministero della Cultura. Questi, dipendenti di varie agenzie di viaggi di diritto anche estero e/o facenti parte di piattaforme di vendita online non site in Italia, applicavano una maggiorazione al costo del biglietto di accesso, talvolta anche superiore al 60% rispetto alla tariffa standard, giustificata da una serie di servizi “ancillari” (funzioni aggiuntive complementari) di fatto mai resi. Dopo essere stati segnalati al Sindaco come autorità competente per le sanzioni amministrative, i quattro sono stati invitati ad allontanarsi, per le successive 48 ore, dai suddetti luoghi (DASPO urbano), pena l’applicazione di sanzioni più severe in caso di reiterazione. Sono in corso ulteriori indagini amministrative e fiscali volte a ricostruire la filiera dell’illecito giro d’affari perpetrato dalle varie società che, in maniera arbitraria ed elusiva, si dedicano dal 2019 alla rivendita dei ticket.