Inaugurata oggi nell’ex refettorio di Santa Maria Novella la mostra del grande fotoreporter fiorentino, straordinario viaggio nella presenza ai giorni nostri del Sommo Poeta
Arriva a Firenze l’omaggio a Dante del fotografo Massimo Sestini. Nell’ex refettorio del complesso monumentale di Santa Maria Novella si è inaugurata oggi la mostra “Dante 700 – Un ritratto di Dante e i luoghi del Poeta nelle fotografie di Massimo Sestini”, organizzata dall’Associazione MUS.E e promossa dal Comune di Firenze e dai Musei Civici fiorentini. La mostra è stata presentata in anteprima a Roma, nelle sale del Quirinale, dove è rimasta fino all’11 ottobre, dando il via alle celebrazioni del VII centenario della morte del Sommo Poeta (https://www.lamartinelladifirenze.it/sestini-racconta-lattualita-di-dante-con-20-scatti-mozzafiato/). E oggi si svela finalmente alla città che ha dato i natali all’Alighieri, per rimanere aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2021. “Sestini – sottolinea Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura – ci ha abituato a immagini di una bellezza sconvolgente, la fotografia che diventa arte, l’occhio sempre pronto a sperimentare angolature e mezzi nuovi dello scatto: siamo lieti che questa mostra innovativa per la tecnologia di cui si avvale l’artista ma soprattutto per lo sguardo inedito sul Poeta e sulla sua eredità possa svolgersi nella sua città natia”.
Realizzata con la consulenza artistica di Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, e con la consulenza scientifica di Domenico De Martino, docente dell’Università di Pavia e direttore del festival Dante 2021 a Ravenna, “Dante 700” è un emozionante viaggio alla ricerca dell’eredità che l’autore della Divina Commedia ci ha lasciato. Massimo Sestini, fotoreporter di fama internazionale, segue questo filo conduttore e lo analizza con sguardo inedito e con tecniche fotografiche sperimentali e non convenzionali. Da Firenze a Ravenna, dove sono conservate le spoglie di Dante, passando per la sorgente dell’Arno sul Monte Falterona. Ma anche Venezia, Roma, Verona e Poppi, per scoprire – come in un vero reportage – quanto il volto e l’eco del Poeta continuino ad accompagnare le nostre vite. «Dal Palazzo del Quirinale – dice il sindaco di Firenze, Dario Nardella – accogliamo nel complesso di Santa Maria Novella questa mostra dedicata alla figura del Sommo Poeta. Proprio in questo luogo la ricorrenza avrà il suo culmine dato che vi nascerà il Museo della Lingua Italiana».
Per la tappa fiorentina la mostra fotografica si arricchisce di tre immagini speciali, oltre ai venti scatti originari: c’è la guida turistica Riccardo Starnotti che declama la Divina Commedia dal Piazzale Michelangelo durante uno dei suoi scenografici tour alla scoperta dei luoghi danteschi, Dario Cecchini, il macellaio di Panzano in Chianti, con una versione “carnivora” del poema dantesco e infine la foto in cui la statua di Dante di Piazza Santa Croce si specchia in una pozza d’acqua: una visione simbolica ed evocativa, che avvicina e riporta tra noi il Poeta.
«Questa mostra –racconta Sestini – nasce da un’intuizione del sindaco di Firenze Dario Nardella, appassionato cultore di Dante. La sfida per me è stata capire fin da subito come avrei potuto scatenare emozioni fotografando luoghi dove Dante ha vissuto, dove viene ricordato, dove si suppone sia passato e immortalando boschi, fonti e palazzi citati nella Commedia. Ho voluto creare un reportage che raccontasse la presenza del Poeta ai giorni nostri. Ho ritratto verità e contraffazione, illazioni e supposizioni, tutto quello che in pratica concorre a creare e tener vivo il suo mito a Firenze – la mia città – e poi nei luoghi dove vagò, esule e combattivo».
I 23 scatti sono accompagnati da un capolavoro del Rinascimento: un portale ligneo, proveniente dal Museo di Palazzo Vecchio, realizzato nel 1480 da Giuliano da Maiano e Francesco di Giovanni detto il Francione, su disegno di Sandro Botticelli. Gli intarsi ritraggono Dante a figura intera. “Il legame tra Firenze e il Sommo Poeta è forte, assoluto, nel bene e nel male. L’amore di Dante per la sua patria è pari al suo sconforto di esiliato. Dante è Firenze e la sua aura illumina di splendore ogni angolo della città e da queste strade e piazze si propaga nel mondo – spiega Sergio Risaliti, consulente artistico di “Dante 700”. A gennaio 2021 “Dante 700” sarà ospitata nelle principali capitali straniere.
Tutte le foto che compaiono in questo articolo sono ©Massimo Sestini 2020 all right reserved.