Presentato al Polo Scientifico lo studio di fattibilità per il prolungamento della linea 2 della tramvia. Nardella: “Tassello fondamentale per il sistema tram”
Dall’aeroporto Vespucci, attuale capolinea della linea 2, alla stazione di Castello. Con due opzioni per il tratto finale: rientrare nel polo scientifico dell’università, dopo la svolta in via dei Frilli, e risalire viale Neruda e viale dei Mille per fermarsi vicino all’istituto Calamandrei. Oppure costeggiare viale Pasolini. Lo hanno spiegato i sindaci di Firenze Dario Nardella e di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, presenti l’assessore regionale ai trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti oltre ai progettisti di Systra e al rettore dell’Ateneo fiorentino Luigi Dei, nel corso di un appuntamento organizzato nell’aula magna del polo scientifico per illustrare lo studio di fattibilità del prolungamento della linea 2 della tramvia che collegherà il capoluogo toscano con Sesto Fiorentino.
“L’estensione a Sesto Fiorentino – ha sottolineato Nardella – rappresenta un tassello fondamentale per il sistema tranviario. Con il tram infatti le principali sedi dell’Università fiorentina saranno collegate grazie a un mezzo di trasporto pubblico efficiente ed ecologico che, come testimoniano i numeri dei passeggeri delle linee già in funzione, risulta molto gradito ai cittadini”.
Nell’una o nell’altra ipotesi non ci sarebbero criticità insormontabili anche se, sembra di capire, la prima godrebbe dei favori di un po’ tutti gli attori coinvolti compreso naturalmente Palazzo Vecchio. La tratta, così disegnata, più lunga, conterebbe 12 fermate dislocate in 6.725 metri per un costo stimato di 159 milioni di euro. Secondo uno stima fatta dai tecnici trasporterebbe 4,3 milioni di passeggeri l’anno. La cosiddetta “alternativa Pasolini”, più breve, si svilupperebbe invece su 5,6 chilometri e conterebbe 10 fermate, compreso il capolinea per un bacino di utenza di 3,2 milioni di utenti l’anno.
Il primo tratto del percorso (dall’aeroporto a via Pasolini) e l’ultimo (da via Neruda a viale dei Mille-capolinea) sono comuni. L’obiettivo è completare la progettazione definitiva entro il 2020 per andare in esercizio all’inizio del 2025.
“Con lo studio di fattibilità – ha aggiunto Falchi – ci avviciniamo alla progettazione della nuova linea e alla realizzazione di un’infrastruttura a servizio del polo scientifico, del nuovo liceo Agnoletti, dell’Istituto Calamandrei, avvicinando il centro cittadino al sistema tranviario. Fin dall’inizio del mandato abbiamo lavorato affinché si cercasse la soluzione più utile e più funzionale agli spostamenti quotidiani”.