Da quanto emerso sarebbero state numerose le “sparizioni” avvenute nell’hub di Campi Bisenzio di un notissimo corriere risultato però completamente estraneo alla vicenda
Telefoni cellulari, profumi e svariati oggetti elettronici. Tutti stivati nei pacchi ammassati in un centro di smistamento merci di un notissimo corriere in via Castronella, a Campi Bisenzio: dal quale però spesso sparivano. Per questo la Polizia ha arrestato due cittadini albanesi di 45 e 46 anni accusati di appropriazione indebita in concorso. Secondo quanto ricostruito dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Sesto Fiorentino, la notte tra martedì e mercoledì il 45enne, avrebbe sottratto almeno 3 spedizioni destinate a qualche ignaro cliente dal reparto “buste” dell’hub, che poi avrebbe rapidamente nascosto all’interno della propria autovettura. Contestualmente il presunto complice dell’uomo, con lo stesso modus operandi, avrebbe trafugato, a sua volta, almeno un altro pacco per poi servirsi anch’esso del proprio mezzo di trasporto per nascondere il potenziale bottino del colpo.
Così, dopo una scrupolosa attività di polizia giudiziaria caratterizzata da una serie di accertamenti e dalla visione delle immagini di videosorveglianza dell’attività – risultata estranea ai fatti – i due uomini sono stati fermati dai poliziotti del Commissariato cittadino che hanno immediatamente recuperato tutta la refurtiva restituendola al legittimo proprietario. Sotto il giubbotto del 45enne gli agenti hanno ritrovato una busta pronta per la spedizione contenente 2 smartphone ancora imballati, insieme ad un coltello a serramanico verosimilmente utilizzato per aprire i pacchi, immediatamente sequestrato e per il quale è scattata nei confronti dell’uomo anche una denuncia. Nella sua autovettura, invece, gli agenti hanno scovato le 3 spedizioni poco prima verosimilmente sottratte al magazzino, contenenti altri 2 cellulari e due oggetti di bigiotteria. Un quinto telefonino è stato trovato, inoltre, in un’altra busta all’interno dell’automobile del presunto complice del 45enne.
I poliziotti hanno voluto approfondire la vicenda estendendo i controlli anche nelle abitazioni dei due indagati, dove è stato scoperto un vero e proprio tesoretto di oggetti, che si ipotizza potrebbero essere stati anch’essi verosimilmente asportati durante l’attività di smistamento buste: telefoni cellulari, profumi e svariati oggetti elettronici. Secondo quanto emerso, sarebbero numerose le “sparizioni” avvenute all’interno dello stesso edificio di smistamento merci del corriere, sulle quali la Polizia di Stato sta ora indagando. Al termine degli accertamenti di rito, i due uomini sono stati arrestati e, su disposizione della Procura della Repubblica messi agli arresti domiciliari in attesa della convalida della misura precautelare.