Le linee provenienti da Prato, Montecatini, Campi, Pistoia e Lucca dovranno fermarsi all’ingresso della città e non più in Vittorio Veneto. Ma Forza Italia critica: “Complicherà ulteriormente la vita ai pendolari”
Trecento autobus in meno sulle strade di Firenze. Da oggi infatti, insieme al blocco dei diesel Euro 5, Palazzo Vecchio in accordo con Regione e Autolinee Toscane mette in campo un ulteriore rivoluzione che riguarderà anche il trasporto pubblico su gomma. Entra infatti in funzione il nuovo hub di interscambio dei mezzi pubblici di viale Guidoni a Novoli. L’obiettivo naturalmente è quello di migliorare la viabilità oltre a ridurre l’inquinamento e offrire un servizio migliore a cittadini e pendolari «È una grandissima novità – ha detto il sindaco Dario Nardella – perché si abbatte il traffico su tutte le grandi direttrici di via Baracca, via Ponte alle Mosse, viale Fratelli Rosselli, Ponte alla Vittoria, piazza Gaddi, via Toselli eliminando bus extraurbani in entrata e in uscita dalla città».
Le linee extraurbane provenienti da Prato, Montecatini, Pistoia, Lucca e Campi Bisenzio – che fino a ieri si fermavano in piazza Vittorio Veneto – ora dovranno fermarsi nel parcheggio scambiatore Guidoni T2. Come già accaduto per i precedenti hub di piazza Vittorio Veneto (dove dal 1° agosto dello scorso anno si fermano le linee extraurbane prevenienti dal circondario Empolese-Valdelsa, dal Chianti) e di piazzale Montelungo (che dal 1° settembre 2022 ospita i capolinea delle linee extraurbane provenienti dal Mugello e dall’Alto Mugello, dalla Valdisieve, dal Valdarno Fiorentino, dal Casentino-Consuma e da via Chiantigiana), anche per il nodo di interscambio di viale Guidoni scatterà l’integrazione tariffaria. Ovvero i duemila pendolari che ogni giorno arrivano in città con il biglietto extraurbano potranno utilizzare la tramvia T2 nel tratto fra le fermate Guidoni e Unità e le linee urbane 23 (nel tratto T2 Guidoni-Stazione Santa Maria Novella) e 30 (nel tratto T2 Guidoni-Porta al Prato-Leopolda).
Senza dimenticare che presso l’hub Guidoni è a disposizione anche un parcheggio scambiatore da 250 posti con una tariffa speciale per i pendolari. E che presto sarà servito anche dalla nuova fermata ferroviaria e da un posteggio di struttura da 1.500 posti. Da parte sua Autolinee Toscane ha sottolineato che nei giorni scorsi l’azienda ha inviato 72mila e-mail con le informazioni relative all’attivazione del nodo di interscambio e che da domani a fine settembre presso l’hub sarà presente personale di At per dare assistenza agli utenti. Questo nuovo hub fa parte di una strategia che punta a sviluppare una mobilità dolce, sicuramente meno inquinante ed allo stesso tempo più efficace. «Vogliamo realizzare un’intermodalità tra tramvia e sistema di trasporto su gomma, ed in prospettiva anche tra treno e tramvia – ha aggiunto l’assessore regionale Stefano Baccelli – Infatti abbiamo chiesto a RFI di avanzare un progetto per una stazione proprio all’altezza di Viale Guidoni, in modo che gli utenti provenienti da Pisa possano utilizzare bus o tramvia per raggiungere Firenze. Come pure progetteremo, nel tratto tramviario che interessa Sesto Fiorentino, una fermata all’altezza di Firenze Castello per consentire agli utenti lucchesi, pistoiesi o viareggini di scendere qui e prendere la tramvia». L’hub entrerà in servizio in due fasi: da oggi verrà attestato in viale Guidoni circa 85% del servizio di trasporto extraurbano che finora arrivava in piazzale Vittorio Veneto (lato Cascine). Il 1° novembre scatterà il completamento della riorganizzazione con la totalità del servizio e la conseguente soppressione dell’area di capolinea.
Scetticismo totale sulla nuova rivoluzione del trasporto pubblico è espressa da Forza Italia che sottolinea come questa decisione complichi “ulteriormente la vita ai pendolari, già vessati da aumenti ingiustificabili e dai ritardi causati da Autolinee Toscane, e che renderà ancor più difficoltoso spostarsi per lavorare”. Aggiungono Erica Mazzetti deputata Azzurra pratese e Marco Stella, capogruppo FI in Regione, “Firenze – sottolineano – dovrebbe aprirsi e rendersi più accessibile per chi si sposta per lavorare. Siamo sicuri che la tramvia, spesso già affollata, possa permettere a tutti di spostarsi verso il centro cittadino? il PD non ha dato prova di avere una grande visione per la mobilità vista la scelta scellerata di affidare il trasporto pubblico locale a un’azienda che ha imposto aumenti senza migliorie al servizio”.