Si parte con Unicoop, Eli Lilly e Baker Hughes Nuovo Pignone. Intanto i nuovi contagi sono 186 con un’età media di 39 anni. Diminuiscono ancora i ricoverati in ospedale e e aumenta il numero dei guariti: 504
I primi saranno cassiere e cassieri della grande distribuzione, quelli che l’anno scorso, durante la prima ondata di Covid e in pieno lockdown, hanno continuato, ogni giorno, ad avere rapporti con il pubblico. E poi tecnici, operai e tanti altri lavoratori. Ma anche i loro familiari di primo grado e i conviventi. Con la prossima settimana partono in Toscana le vaccinazioni organizzate dalle aziende in hub propri o privati. La Regione metterà a disposizione vaccini, solventi e siringhe: l’impresa penserà alla logistica e al personale medico e infermieristico, tutto a proprio carico. Le realtà che non sono grandi a sufficienza potranno fare rete: tra le imprese della stessa area oppure affiliate alla stessa associazione di categoria. E molte si stanno già muovendo.
“Mi fa piacere – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani – che il 7 giugno ad aprire questo nuovo filone saranno cassiere e cassieri della grande distribuzione, che durante i mesi del lockdown sono stati, a loro modo, in prima linea, sicuramente più esposti al rischio di contagi di altre categorie. Sono contento per come sta procedendo la campagna di vaccinazione e questo nuovo filone, parallelo a quello degli hub pubblici, sarà importante per poter riuscire a viaggiare a ritmo ancora più sostenuto”. Il primo appuntamento con le ‘vaccinazioni d’azienda’ sarà lunedì 7 giugno alle 9 a villa Ragioneri a Sesto Fiorentino, presidio distaccato della clinica privata villa Donatello. Lì inizieranno a vaccinarsi i dipendenti di Unicoop Firenze che hanno potuto aderire alla campagna registrandosi un portale dedicato. Nelle due postazioni saranno effettuate 180 vaccinazioni ogni giorno: ai lavoratori, ai fornitori e ai familiari. Mille sono i vaccini consegnati alla cooperativa. Saranno presenti il Governatore Giani, l’assessore alla salute Simone Bezzini e la presidente di Unicoop Firenze Daniela Mori.
“L’accordo con le aziende garantirà sicuramente una nuova spinta alla campagna vaccinale, adesso che le dosi arrivano e sono disponibili in maggior numero – sottolinea l’assessore alla salute, Simone Bezzini – E il nuovo filone non rallenterà la macchina degli hub pubblici, ulteriormente potenziata in queste settimane con le prenotazioni ‘last minute’, gli open day ma grazie anche all’accordo con i medici di famiglia, che vaccineranno, nei propri ambulatori, anche chi ha meno di ottanta anni”. Alle 15, sempre di lunedì 7 giugno, un secondo hub aziendale si aprirà alla Eli Lilly di Sesto Fiorentino. Anche qui sarà presente Giani. Così come il giorno dopo, alle stessa ora, alla Baker Hughes Nuovo Pignone di Firenze.
In Toscana sono 241.929 i casi di positività al Coronavirus, 186 in più rispetto a ieri (180 confermati con tampone molecolare e 6 da test rapido antigenico). I guariti sono 504 in più e raggiungono quota 228.399 (94,4% dei casi totali). L’età media dei 186 nuovi positivi odierni è di 39 anni circa. I ricoverati sono 469 (8 in meno rispetto a ieri), di cui 99 in terapia intensiva (4 in meno). Oggi si registrano 7 nuovi decessi, 2 uomini e 5 donne con un’età media di 76,6 anni: 1 a Firenze, 2 a Pisa, 1 a Livorno, 2 a Siena, 1 a Grosseto.
La Toscana resta al 12° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 6.595 casi per 100.000 abitanti. Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 8.726 casi per 100.mila abitanti, Pistoia con 7.851, Massa Carrara con 6.988, la più bassa Grosseto con 4.051. Complessivamente, 6.325 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (317 in meno). Sono 19.914 (472 in meno) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate.
Sono 6.736 i deceduti dall’inizio dell’epidemia: 2.175 a Firenze, 584 a Prato, 618 a Pistoia, 522 a Massa Carrara, 659 a Lucca, 696 a Pisa, 413 a Livorno, 484 ad Arezzo, 322 a Siena, 172 a Grosseto, 91 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.