Ingressi illimitati nei musei civici e tre visite guidate gratuite al costo di 10 euro per un anno. Sacchi: “Strumento democratico di cultura. E a natale sogno che babbi e mamme la regalino ai propri figli”
Ingressi illimitati per un anno e tre visite guidate gratuite nei musei del Comune. Debutta da martedì 1° ottobre la nuova “Card del fiorentino”, lo speciale pass nominativo che al costo di 10 euro consentirà ai residenti a Firenze o nell’area della Città metropolitana di visitare più volte i principali complessi museali civici.
Si tratta di un vero e proprio passaporto culturale che vuole da un lato avvicinare ancora di più i cittadini al loro grande patrimonio artistico e dall’altro contribuire alla conoscenza della straordinaria offerta culturale dei musei civici che conservano al loro interno numerose opere storiche e contemporanee, artistiche e scientifiche.
“Mi riempie di gioia – commenta l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – lo straordinario entusiasmo che c’è attorno alla card. E’ uno strumento democratico di accesso alla cultura perché è rivolta ai fiorentini che vogliono tornare a frequentare e a conoscere il patrimonio culturale della città. Io non so se sia un antidoto alle grandi code e alle questioni legate al turismo di massa come è stato detto da qualche parte. Per me è semplicemente uno strumento facilitato per accedere quante volte si vuole ai musei della città con tre visite guidate e conoscere quello che ci circonda”.
Il Pass e avrà una durata sperimentale di un anno. Sarà utilizzabile per visitare il Museo di Palazzo Vecchio (compresi il percorso degli scavi, la Torre di Arnolfo e la mostra degli Arazzi nel Salone de’ Dugento), il Museo di Santa Maria Novella, il Museo Novecento, il Museo Stefano Bardini, la Cappella Brancacci e la Fondazione Salvatore Romano, il Forte di Belvedere e le torri, le porte dell’ex cinta Muraria (Torre San Niccolò, Torre della Zecca, Porta Romana e Baluardo San Giorgio).
Inoltre, consentirà l’accesso anche nei Musei civici attualmente ad accesso gratuito: Memoriale di Auschwitz, Museo del ciclismo Gino Bartali e Museo del Bigallo. In più permetterà la fruizione di tre visite guidate gratuite, ma su prenotazione. (modalità sul sito Internet https://cultura.comune.fi.it/pagina/musei-civici-fiorentini e non sono uguali per tutti in quanto per alcuni percorsi come Arazzi, Memoriale e Cappella Brancacci sarà necessaria la prenotazione anche per la visita semplice).
“I musei civici – conclude Sacchi – sono dei fiorentini. E’ come avere un passaporto culturale in tasca. Servirà a conoscerli ma anche a riscoprirli perché chi l’ha visti magari venti anni fa con il marito, la moglie o la fidanzata e si ricorda poco di un museo, come per esempio il museo Bardini, questa sarà l’occasione per vederlo quante volte si vuole. Io sogno che le mamme e i babbi fiorentini regalino a Natale le nostre Card”.