Sarà il carcere di Sollicciano ad essere al centro della via Crucis che i giovani della diocesi di Firenze faranno insieme all’arcivescovo Garbelli. Ritrovo venerdì 11 aprile in piazza della Resistenza a Scandicci
Sarà il carcere di Sollicciano ad essere al centro della via Crucis che i giovani della diocesi di Firenze faranno insieme all’arcivescovo Gherardo Gambelli. L’appuntamento è per venerdì 11 aprile alle 20.30, la partenza avverrà da Piazzale della Resistenza a Scandicci per giungere dopo circa tre chilometri alla casa circondariale fiorentina. Pubblichiamo per intero la lettera inviata a Gambelli dal garante dei detenuti del Comune di Firenze Eros Cruccolini che, oltre a ringraziare l’arcivescovo, rivolge un appello ai cittadini di Firenze affinché partecipino numerosi
Gentilissimo arcivescovo Gherardo Gambelli,
Le scrivo per ringraziarla per l’evento che avete previsto per la via crucis. In particolare facciamo un plauso ai ragazzi della missione giovani diocesana, credo sia da sottolineare proprio il ruolo dei giovani nella proposta e nella partecipazione, visto l’atteggiamento di molti adulti che hanno ancora pregiudizi nei confronti delle persone detenute. È un messaggio di un immenso valore.
Altro aspetto che credo sia importante sottolineare è l’opportunità di ascoltare nelle stazioni il pensiero degli stessi detenuti. Molti interlocutori entrano negli istituti penitenziari, fanno il giro, valutano le pessime condizioni ambientali e strutturali ma non ascoltano e non parlano con le persone detenute o con chi ci lavora. Dato che i parrocchiani di Scandicci sono disponibili a sostenere questa iniziativa, noi cogliamo l’occasione per fare un appello ai cittadini di Firenze di partecipare alla via crucis, in quanto partirà da Scandicci ma arriverà sul territorio fiorentino. Vorrei coinvolgere le persone non solo a partecipare ma ad ascoltare la voce dei detenuti che raramente ha quest’occasione di risonanza e per questo un enorme ringraziamento va a don Stefano Casamassima che ha raccolto e divulgherà il loro pensiero. Importante è anche l’ascolto del volontariato che cura particolarmente il sostegno delle persone ristrette rafforzando i rapporti con le famiglie ed i servizi. Auspichiamo che molti fiorentini partecipino ed insieme ai cittadini anche le autorità che con la loro presenza possano alimentare la speranza di un concreto cambiamento di questa realtà fortemente problematica da anni.
La ringrazio nuovamente perché lei mette in evidenza alcuni aspetti che vorrei sottolineare: rende protagoniste le persone detenute, dando voce a coloro che spesso non ce l’hanno e dando l’opportunità ai partecipanti di ascoltare i problemi sottolineati dalle persone ristrette, “ascolto” che da molti viene spesso enunciato e non agito. Altro segnale importante è quello di tradurre concretamente il messaggio di Papa Francesco che non perde occasione nei suoi interventi, per sollecitarci ad impegnarci a favore degli ultimi.
Cordiali Saluti, Tante energie
Eros Cruccolini, Garante dei Detenuti del Comune di Firenze