Si potrà andare da un comune all’altro per acquistare generi di prima necessità e per vedere i figli minorenni dall’altro genitore nel caso di separati o divorziati. Circoli e centri ricreativi potranno fare ristorazione (consegna a domicilio o asporto) ma solo per i soci
La nuova ordinanza del Governatore Eugenio Giani per regolare gli spostamenti in Toscana è arrivata ieri in tarda serata e ripercorre in parte quella già adottata dall’ex presidente Enrico Rossi durante le fasi “calde” della epidemia. Il provvedimento fa anche chiarezza sui centri culturali, sociali e ricreativi per i quali era stata decisa la chiusura dal Dpcm Conte. Ma ecco le nuove norme che andranno osservate.
sono consentiti gli spostamenti in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione in questi casi:
- Per raggiungere le seconde case, individualmente, per le attività di manutenzione e riparazione con obbligo di rientro in giornata;
- per svolgere attività o usufruire di beni e servizi sospesi e non disponibili nel proprio Comune;
- nel caso in cui il proprio Comune non disponga di specifici punti vendita oppure nel caso sia necessario acquistare con urgenza generi di prima necessità non reperibili nel proprio Comune;
- alle persone separate o divorziate per andare a trovare in comuni di aree differenti figli minorenni dall’altro genitore;
- per le attività di raccolta e di frangiture delle olive, anche per andare e tornare dai frantoi;
- per l’attività di raccolta di tartufi, funghi e attività di pesca svolte a titolo professionale, tali attività svolte a titolo amatoriale possono essere esercitate esclusivamente nel proprio Comune;
- per accudire gli animali allevati.
I centri culturali, centri sociali e centri ricreativi potranno effettuare la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, nonché fino alle ore 22.00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze. Esclusivamente però a favore dei rispettivi soci.