L’annuncio è stato dato dal sindaco Dario Nardella intervenuto in Consiglio con una comunicazione urgente. Ecco quello che si potrà fare nel nuovo scenario
Era nell’aria da stamattina, ma restava lo stesso un filo di tenue speranza malgrado l’andamento della curva dei contagi.
La Toscana da mercoledì entra ufficialmente nella zona Arancione. Sarà assieme ad Abruzzo, Basilicata, Umbria, Puglia, Sicilia e Liguria. Lo ha comunicato il ministro della Salute Roberto Speranza in una telefonata al presidente della Regione Giani che poi ha avvisato il sindaco di Firenze Dario Nardella il quale ha dato la notizia con una comunicazione urgente durante i lavori del cionsiglio comnunale di questo pomeriggio che si stanno svolgendo in videoconferenza.
“Ho appena parlato con il ministro Speranza – ha detto Nardella – il quale mi ha ufficialmente riferito che la Regione Toscana è entrata in zona arancione in quanto sono stati raggiunti i livelli che prevedono il passaggio in questa seconda fascia. Mi sembrava importante riferirlo direttamente al Consiglio. Insieme alla Toscana vi sono altre regioni. Credo che il nuovo regime restrittivo partirà da mercoledì. Saremo tutti impegnati a prepararci per questa nuova fase che andrà accolta con il giusto impegno e con la massima serietà anche perché non era da escludere che la regione visti anche gli ultimi dati della nostra area vasta e del nostro comune passasse in fascia arancione. Ma qui non è una classifica e non è una gara: è semplicemente l’attestazione di una situazione che ci dimostra che purtroppo la curva epidemiologica non è ancora stata bloccata. Se saremo bravi potremo tornare al regime precedente”.
Queste le regole a cui bisognerà attenersi a partire da mercoledì oltre il “coprifuoco” valido in tutta Italia dalle 22.
– è vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza).
– sono consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza (cioè portare i figli a scuola e andarli a riprendere), ed è consentito il rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza.
– è vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.
– sono chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio.
Per circolare nel proprio Comune non è necessaria alcuna autocertificazione: nel caso in cui invece ci si dovesse recare in una “Regione rossa” per motivi indifferibili bisognerà averla.