Bussolin (Lega): “Servono soluzioni incisive e non proposte imbarazzanti”. Bocci (Gruppo Misto), Cellai (F.Italia) e Draghi (FdI): “E’ il momento di dare risposte precise”
Un consiglio comunale straordinario per affrontare la crisi economica determinata dal Covid a Firenze. E’ la richiesta presentata questa mattina alla conferenza dei Capigruppo di Palazzo Vecchio dalla Lega e condivisa da tutti i gruppi di Centrodestra. A poco più di 24 ore dunque dalla decisione del sindaco Dario Nardella di conferire la cittadinanza onoraria alla cancelliera tedesca Angela Merkel, concessa “a una protagonista della recente storia europea che ha saputo tenere insieme non solo il suo Paese ma anche l’interna Unione in momenti molto difficili”, resta alta la polemica e la tensione con le minoranze che vanno duramente all’attacco della scelta bollata come inopportuna.
“Ma quale cittadinanza onoraria alla Merkel?- attacca il capogruppo del Carroccio Federico Bussolin – Stiamo affrontando un periodo storico dove esercenti e partite iva scendono in piazza chiedendo di essere ascoltati. In questo senso stride l’atteggiamento dell’amministrazione che, anziché occuparsi della crisi economica coinvolgendo tutto il Consiglio preferisce conferire cittadinanze onorarie improbabili”.
Nel documento si fa un forte riferimento alla crisi economica in cui versa la città che impone la concretizzazione di misure urgenti da parte delle istituzioni, mantenendo saldo il legame con le associazioni di categoria e le parti sociali. Adesso l’ufficio di Presidenza avrà venti giorni di tempo per concretizzare la richiesta. “Noi non condividiamo questi interessi – continua – e riteniamo giusto che il Consiglio porti la testimonianza di chi, in questi giorni, è sceso in Piazza per essere ascoltato. Penso agli esercenti del centro storico, ai ristoratori, al settore turistico, ai tassisti ed Ncc”. Per Bussolin “servono misure urgenti”, serve “una città snella burocraticamente, che ascolti le categorie e sia capace di rendersi protagonista in questo momento storico con soluzioni incisive e non con proposte imbarazzanti scollegate dal territorio”.
Per Jacopo Cellai (Forza Italia) e Ubaldo Bocci (Gruppo misto) “È il momento di dare risposte precise a chi oggi vede nella Regione Toscana un interlocutore incerto, incapace di fare previsioni”.
Chiude Alessandro Draghi (FdI): “La mancanza totale di prospettive del Governo sostenuto dalla stessa parte politica di Giani e Nardella, non solo ha impoverito imprenditori e dipendenti locali, ma manda costantemente in confusione l’organizzazione del lavoro delle aziende. Tralasciando la miseria dei “ristori” economici, mi chiedo “come si può far credere ad un impresa che la Toscana passerà in zona gialla per poi rimangiarsi le parole all’ultimo? Un’impresa necessita di organizzarsi con i fornitori, le pulizie, i dipendenti, le inserzioni pubblicitarie; sono tutti adempimenti che hanno bisogno di tempo e certezze. La coordinazione fra enti locali e governo è stata ed è tutt’ora lacunosa”.