La curva torna lentamente a scendere, aumenta di poco il numero dei nuovi ricoverati. Appello dell’Ordine dei Medici alle istituzioni perché gli operatori vaccinali del Mandela possano continuare il loro lavoro dopo la chiusura dell’Hub
In Toscana sono 295.946 i casi di positività al Coronavirus, 341 in più rispetto a ieri. I guariti sono 259 in più e raggiungono quota 281.040 (95% dei casi totali). Gli attualmente positivi sono oggi 7.545, +1% rispetto a ieri. I ricoverati sono 309 (4 in più rispetto a ieri), di cui 41 in terapia intensiva (2 in più). Si registrano 6 nuovi decessi: 4 uomini e 2 donne con un’età media di 82,3 anni (2 a Firenze, 2 a Massa Carrara, 1 a Lucca, 1 a Pisa). L’età media dei 341 nuovi positivi odierni è di 41 anni circa (27% ha meno di 20 anni, 15% tra 20 e 39 anni, 33% tra 40 e 59 anni, 19% tra 60 e 79 anni, 6% ha 80 anni o più).
Sono 81.981 i casi complessivi ad oggi a Firenze (82 in più rispetto a ieri), 27.107 a Prato (21 in più), 28.031 a Pistoia (38 in più), 15.454 a Massa Carrara (25 in più), 30.047 a Lucca (19 in più), 34.715 a Pisa (36 in più), 21.917 a Livorno (35 in più), 26.579 ad Arezzo (11 in più), 17.581 a Siena (39 in più), 11.979 a Grosseto (35 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. La Toscana resta al 10° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 8.068 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 8.241 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 10.587 casi per 100.000 abitanti, Pistoia con 9.639, Pisa con 8.336, la più bassa Grosseto con 5.481. Complessivamente, 7.236 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (72 in più rispetto a ieri). Sono 15.829 (17 in più rispetto a ieri) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate. Sono 7.361 i deceduti dall’inizio dell’epidemia: 2.378 a Firenze, 650 a Prato, 684 a Pistoia, 543 a Massa Carrara, 698 a Lucca, 735 a Pisa, 428 a Livorno, 565 ad Arezzo, 364 a Siena, 221 a Grosseto, 95 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.
Intanto l’Ordine dei Medici di Firenze esprime massima solidarietà ai medici, gli assistenti sanitari e gli infermieri che hanno prestato servizio al Mandela Forum e che chiedono di poter continuare a lavorare come vaccinatori anche dopo la fine di febbraio, quando l’hub vaccinale potrebbe sospendere la sua attività. Gli operatori hanno scritto una lettera all’organismo e alle istituzioni rivendicando come la loro esperienza non possa e non debba essere ignorata. “Se oggi possiamo evitare un nuovo lockdown – afferma il presidente Pietro Dattolo – è solo grazie alla vaccinazione. E dietro alla grande macchina della vaccinazione ci sono state in questi mesi persone che hanno vissuto in prima linea, chiamate per far fronte all’emergenza di un’immunizzazione di massa. Ora sappiamo che per una serie di ragioni nei prossimi mesi il sistema degli hub potrebbe essere ridimensionato. Ma noi chiediamo che si salvaguardi l’esperienza di questi vaccinatori, figure ormai formate dal punto di vista tecnico e umano, in grado di aiutare la comunità medica di fronte a qualsivoglia necessità che dovessimo avere nei prossimi mesi e anni. Disfarsene e poi eventualmente dover formare nuovo personale se avessimo nuove emergenze o di fronte ad una recrudescenza della pandemia da Covid-19 sarebbe un errore.