Elisabetta e Alberto Agostini erano rimasti bloccati negli Emirati Arabi a seguito del lockdown imposto dalle autorità locali per contrastare la diffusione del contagio. Con loro anche i figli adottivi di 9 e 12 anni
Ai tempi dell’emergenza Coronavirus ci sono storie anche diverse che per fortuna finiscono bene. E’ il caso dei due coniugi fiorentini Elisabetta e Alberto Agostini e dei loro figli adottivi di 9 e 12 anni, rimasti bloccati a Dubai a seguito del lockdown imposto dalle autorità locali per contrastare la diffusione del contagio. La famiglia è giunta questa notte all’aeroporto Pisa, stanchissima e provata dall’esperienza vissuta, dove ad attenderla c’era il presidente di Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori che ha sostenuto le spese del viaggio.
L’esito positivo della vicenda è il risultato della sinergia fra la Fondazione, Toscana Aeroporti e Comune di Firenze che è stato in costante contatto col Ministero degli affari esteri e con la Commissione Adozioni Internazionali. “Grazie Firenze” sono state le parole pronunciate appena scesi dall’aereo che li ha riportati a casa. “Non speravamo più di poter tornare a Firenze in tempi brevi – hanno aggiunto – e la telefonata della segreteria del sindaco ci è sembrata un vero miracolo. Ringraziamo tutte le persone che ci sono state vicino in queste settimane”.
Adesso per Elisabetta e Alberto, assieme ai figli adottivi Kalu e Lalit, inizia una vita nuova dopo 50 giorni passati da un albergo all’altro in attesa di poter lasciare Dubai. «Siamo felicissimi – ha dichiarato Salvadori – di vedere tutta la famiglia al completo nuovamente tra noi. Salutiamo con grande affetto il ritorno a casa dei nostri concittadini a cui auguriamo ogni bene e soprattutto di dimenticare velocemente questa brutta avventura”.
I coniugi Agostini erano partiti da Firenze a fine febbraio diretti a Mumbai e dall’India, a metà marzo si sono imbarcati per tornare in Italia. La sosta a Dubai ha coinciso col lockdown e la famiglia, che è assistita da un’associazione che segue le famiglie adottive, è rimasta bloccata negli Emirati Arabi. “Bentornati a casa – ha detto loro il sindaco Dario Nardella salutandoli telefonicamente non appena ha saputo del loro arrivo in aeroporto – e un caloroso benvenuto a due nuovi giovani fiorentini. Saremo lieti di potervi incontrare tutti assieme, una volta terminata la vostra quarantena, per ascoltare il racconto di questo lunghissimo viaggio. Quello che conta è che ora siete nuovamente a casa grazie ad uno sforzo congiunto di Istituzioni pubbliche e private che hanno condiviso uno stesso progetto».