Intanto il sindaco Dario Nardella incontra categorie economiche, sindacati e operatori del territorio per costituire una cabina di regia unica per convogliare le richieste a Regione e Governo
Sospesa la gratuità dei musei civici prevista il 6, 7 e 8 marzo. La decisione è stata presa dal Comune a seguito dell’irrigidimento delle misure di prevenzione contro il Coronavirus decise questo pomeriggio dal Governo: in particolare la chiusura di scuole e atenei fino al 15 marzo prossimo. Domani, giovedì 5 marzo, alle 11.30 al Teatro della Pergola l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi farà il punto della situazione in una conferenza stampa.
Intanto oggi il indaco Dario Nardella, accompagnato dagli assessori al turismo Cecilia Del Re e al commercio Federico Gianassi, ha incontrato i rappresentanti delle categorie economiche, sindacati e operatori del territorio in sala d’Arme a Palazzo Vecchio in merito alla crisi legata al Coronavirus. Nardella ha inoltre annunciato di aver chiesto al governo l’inserimento di Firenze nelle cosiddette ‘zes’, zone a tassazione zero su alcune misure. Dopo il rinvio della Cosap su tavolini, sedie e dehors al 30 giugno, l’Amministrazione comunale ha deciso anche di estendere fino al 2022 l’azzeramento della quota parte comunale dell’Imu per tutti gli investimenti nuovi realizzati nel territorio comunale.
“Stiamo combattendo una doppia battaglia – ha detto il sindaco Nardella -: la prima per la salute dei cittadini, sulla quale siamo costantemente al lavoro; la seconda per fronteggiare la crisi economica in atto. Dal punto di vista sanitario, abbiamo un sistema attrezzato e in grado di rispondere all’emergenza, tuttavia il nostro scrupolo di iperinformazione e trasparenza ha portato a rappresentare l’Italia come un paese di assoluto pericolo per tutto il mondo. Sono scattate verso di noi misure molto restrittive: per questo, ho chiesto al governo e al nostro rappresentante a Washington di predisporre controdeduzioni su un piano scientifico da parte delle autorità sanitarie in modo da far arrivare agli Usa il messaggio che non esiste un ‘caso Italia’ e che i contagi sono proporzionali ai controlli, in una situazione comunque sotto controllo. L’altro importante tema da affrontare con equilibrio, buon senso e lucidità è quello economico. I dati sono oggettivi e destano grande preoccupazione per le aziende, piccole e grandi, e per i lavoratori. Dobbiamo creare un tavolo unico di lavoro in cui convogliare le richieste da inviare a Regione e Governo e monitorare l’andamento della crisi: un tavolo che tenga insieme organizzazioni datoriali e dei lavoratori, ma anche istituzioni culturali, Camera di commercio e altri soggetti organizzati della società civile: abbiamo bisogno di un’unica regia che possiamo assumere a livello di Città metropolitana”.