Bencivenni (Italia Nostra): “Stanno facendo un deserto e la chiamano riqualificazione”. La protesta iniziata nella notte fra il 1° e 2 maggio, andrà avanti anche nelle due notti successive
La difesa dei pini e “del corridoio ecologico” di viale Redi non si ferma. Dopo il “bidone” dato dalla ditta che doveva ricominciare gli abbattimenti dei pini rimasti nello spartitraffico del viale, contro cui si sono scagliati sia comitati cittadini che Italia Nostra, continua il presidio notturno degli attivisti: notturno in quanto gli abbattimenti verranno fatti appunto di notte. “Stanno facendo un deserto e la chiamano riqualificazione – attacca lapidario Mario Bencivenni, vicepresidente della sezione fiorentina di Italia Nostra -. Questo in sintesi è quello che sta accadendo in città alle alberature ornamentali dei parchi e dei giardini pubblici, delle alberate stradali. Invece di mantenere e arricchire si sta sistematicamente distruggendo quello che non è semplice “arredo urbano”, ma un bene comune fondamentale e decisivo per la qualità della vita degli abitanti delle città contemporanee. E’ per questo che il caso della distruzione della sistemazione a verde dell’aiuola spartitraffico di Viale Redi annunciata nel giugno 2022 e avviata col cantiere del primo tratto nel settembre dello stesso anno è un caso di rilevanza generale assieme a quelli della manomissione del verde dei viali per opere infrastrutturali già intraprese e da intraprendere”.
Nella notte fra il Primo e il 2 Maggio alcuni rappresentanti di Italia Nostra insieme ai consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, e a numerose associazioni che si si stanno battendo per la tutela e l’incremento delle alberature e del verde di Firenze e della Città Metropolitana fra cui il Comitato Vitabilità che da mesi è attivo contro il progetto di riqualificazione del Campo di Marte collegato a quello dello Stadio e l’arrivo della Tramvia che porterà sicuramente all’abbattimento degli alberi di viale Mamiani, Duse e Verga, hanno presidiato il tratto del viale interessato ai nuovi abbattimenti di Pini e della siepe che sono ospitati nella aiuola spartitraffico.
Intanto Italia Nostra che ha presentato un esposto alla Stazione di Firenze dei Carabinieri Forestali riepiloga le motivazioni critiche al progetto e alla sua prosecuzione, e le richieste che sono alla base del presidio che proseguirà anche oggi 2 maggio e per le prossime due notti. “Come da mesi stiamo dicendo al Sindaco e alla sua Giunta – continua Bencivenni – si tratta di un progetto costoso di “new look” fondato su una relazione tecnica carente contenente un quadro conoscitivo non rispondente al vero e affermazioni apodittiche prive di documentazione, e, ancora, imposto dalla Giunta senza informazione e coinvolgimento dei cittadini. La sua realizzazione prevede la cancellazione di un’aiuola spartitraffico contenente un filare di Pini domestici adulti intervallati da una bella siepe di pitosforo che ben si adatta al nostro clima mediterraneo perché sopporta senza problemi il caldo estivo, il freddo invernale, richiede poche cure colturali ed è naturalmente resistente agli attacchi parassitari”.
Secondo Italia Nostra l’abbattimento è giustificato non dal “rischio di cedimento e dalla pericolosità degli alberi, o dalla senescenza della siepe, ma da un presunto problema di deflusso delle acque meteoriche, cioè di tombini che prima di essere rifatti dovrebbero essere periodicamente ripuliti e mantenuti da chi oggi ha l’appalto per la loro manutenzione. Si è avviato l’abbattimento dei 6 pini del primo tratto del viale e col cantiere annunciato per questi giorni si vuole proseguire nell’abbattimento di un’altra ventina nonostante che dal luglio 2022 con lettere ufficiali e ben 7 video, pubblicati e diffusi prima e durante l’avvio dei lavori, siano state denunciate e documentate le carenze del progetto e le sue conseguenze negative sotto il profilo estetico, ecologico e per la salute degli abitanti colla distruzione dell’effetto galleria verde esistente e che la nuova sistemazione non potrà più garantire per almeno 20 anni”.
Ma cosa si chiede nell’immediato? Intanto, di sospendere a tempo indeterminato l’abbattimento dei pini ancora sopravvissuti e della siepe esistente. I motivi, sia “le gravi carenze presenti nella relazione “tecnica” del progetto da tempo denunciate al Sindaco e ai responsabili del progetto senza essere mai stati smentiti”, sia “perché riprendere l’abbattimento di altri 20 pini adulti e relativa siepe alta circa m. 1,70 alla vigila della stagione estiva costituisce un grave attentato alla salute degli abitanti per gli effetti di grave incremento dell’isola di calore e dell’inquinamento del particolato atmosferico che ciò provocherà”. Senza contare il fatto, chiariscono da Italia Nostra, che “l’abbattimento costituisce una minaccia grave anche per la avi fauna presente nella rete ecologica che attraversa tutto il tratto del viale.