Alle Piagge i Carabinieri di bloccano un albanese per spaccio. A Bagno a Ripoli un 39enne aveva trasformato la dependance in un luogo dove produrre la sostanza stupefacente con tanto di fertilizzanti e termostato
Faceva consegne direttamente a domicilio con la propria auto. Ma nel suo caso non si trattava di prodotti alimentari, oppure di pranzi e cene da consegnare all’indirizzo di chi glieli aveva ordinati. La sua attività era quella di spacciare sostanze stupefacenti, principalmente cocaina e hashish, che si preoccupava lui stesso di portare direttamente a casa del cliente di turno. Per questo un albanese di 29 anni, K.C, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Castello che lo hanno condotto in carcere a Sollicciano.
Tutto è cominciato da una serie di acquisizioni info-investigative per merito delle quali gli uomini dell’Arma sono venuti a conoscenza di una fiorente attività di smercio di sostanze stupefacenti nella zona delle Piagge. Secondo queste informazioni l’attività era gestita da uno straniero che appunto si premurava di portare la roba a domicilio con la propria auto. Così i Carabinieri hanno allestito un servizio di osservazione mirato con cui hanno avuto la conferma di quanto era stato segnalato e hanno anche potuto osservare il pusher in azione. Nel pomeriggio di ieri è scattato il blitz: appostati in prossimità dell’abitazione dell’uomo, i Carabinieri lo hanno visto più volte nell’arco di tre ore uscire e rientrare dopo poco tempo nell’appartamento e così hanno deciso di fermarlo e di sottoporlo al controllo. Dai primi accertamenti è venuto fuori che l’albanese risultava già noto alle Forze dell’Ordine per reati medesimi: così i controlli sono stati estesi a macchina e casa. All’interno dell’abitazione, grazie anche all’ausilio di una unità cinofila, sono stati rinvenuti in una cesta in cucina una serie di buste contenenti circa 100 gr. di cocaina, 78 gr. di hashish, mezzo grammo di eroina oltre al kit del perfetto spacciatore composto da sostanza da taglio, bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Con sé l’albanese aveva 1.300 euro in contanti, probabilmente frutto dello smercio, suddivisi in banconote di vario taglio. Per lui, come detto, si sono aperte le porte del carcere.
A Bagno a Ripoli invece i Carabinieri della locale stazione hanno denunciato a piede libero un 39enne del posto che aveva trasformato la depandance di sua proprietà in una serra per produrre marjuana. La circostanza è saltata fuori nel corso di uno specifico controllo antidroga durante il quale l’uomo era stato trovato in possesso di 20 grammi di stupefacente. A insospettire i militari però era stato l’atteggiamento nervoso e di sospetto del 39enne. Anche in questo caso gli accertamenti sono stati estesi alla abitazione e qui i Carabinieri hanno trovato altri 450 grammi di marijuana, nonché fertilizzanti, termostati ed altro materiale. Il tutto è stato sottoposto a sequestro.