Il giudice non convalida l’arresto dell’uomo di origine albanese protagonista della rissa in via Calzaiuoli. E la Lega con una mozione chiede per i vigili urbani bodycam e manganelli
Rimesso in libertà perché secondo il Gip la sua è stata una “condotta occasionale”. A poco più di 24 ore dall’arresto per aver aggredito tre agenti della Municipale provocando una lussazione della spalla a uno e all’altro un forte trauma che a causa di un morso per poco non li ha fatto perdere un dito, il cittadino di origine albanese protagonista della violenta rissa scoppiata in via Calzaiuoli è stato scarcerato.
L’uomo era stato avvicinato dai vigili e invitato a indossare, assieme a una donna che stava passeggiando con lui, la mascherina di protezione che in quel momento non portava. A questo punto l’uomo ha cominciato a dare in escandescenze, dicendo che lui la mascherina non se la sarebbe mai messa, e dalle parole è subito passato ai fatti avventandosi contro la pattuglia che lo aveva fermato. Gli agenti hanno subito chiamato rinforzi ma l’individuo si è immediatamente avventato contro di loro colpendoli con pugni, calci e botte. Alla fine era stato ammanettato e denunciato per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Il giudice però, nella direttissima, non ha ritenuto di convalidare l’arresto sostenendo appunto che si trattava di “condotta occasionale”.
Immediata la reazione della Lega Salvini che, con il suo capogruppo a Palazzo Vecchio Federico Bussolin, ricorda le due mozioni presentate dal Carroccio in Consiglio per dotare i vigili urbani di bodycam e manganelli. “Trovo assurdo – dice – rimettere in libertà dopo poche ore l’aggressore dei vigili. Il Giudice parla di condotta occasionale, ma penso che qualche settimana dietro le sbarre avrebbe reso giustizia alla gravità del fatto. Non bastano le parole di solidarietà. Abbiamo presentato due mozioni per l’utilizzo di bodycam e la dotazione di strumenti distanziometrici come i manganelli, mi auguro che il Consiglio le approvi. Oggi i nostri vigili devono potersi sentire al sicuro e protetti mentre svolgono il loro lavoro. La città è ancora scossa e questa scarcerazione immediata è un fatto altrettanto grave che deve essere approfondito”.
Aggiunge Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d’Italia. “Quanto accaduto è indice di una giustizia che non funziona bene: le forze dell’ordine si impegnano a far rispettare la legge e puntualmente come in questo caso vengono deluse, sia loro che la cittadinanza intera. Posso anche provare a credere che lo stesso imputato non sarà recidivo, ma potrebbe benissimo non presentarsi al processo o ancora peggio, trasmette un messaggio sbagliato: che chiunque possa aggredire agenti della polizia municipale e restare immediatamente dopo a piede libero”.