La presentazione alle Serre Torrigiani tra bordati al centrodestra e al suo ex partito. “Il nostro Pd faceva le primarie, ora a Firenze vedo metodi da Pd di Michele Emiliano…”
“Tra Schmidt e Funaro, chiunque conosca un minimo di amministrazione sa che Stefania Saccardi è meglio e questo è un dato di fatto oggettivo. E al Comune di Firenze deve essere scelto il migliore o la migliore, e in questo caso mi pare che Stefania sia di gran lunga la numero uno”. Alle Serre Torrigiani Matteo Renzi apre la campagna elettorale per le europee, in cui è candidato, con un pensiero anche alle amministrative di giugno che daranno un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale alla città.
E ed è il Matteo che ti aspetti, quello delle bordate rivolte a destra e a manca: ma anche quello che da fine giocoliere della politica già immagina come potrebbero essere gli scenari quando sarà il momento fatidico di correre a depositare la scheda nell’urna delle elezioni, e anche dopo. «Alle comunali la lista ‘Al centro con Saccardi’ ha due possibilità. La prima è andare al ballottaggio e in quel caso vinciamo: è scritto. La seconda è che se non andremo al ballottaggio saremo decisivi noi». Gli attacchi più pesanti sono per il partito di cui un tempo non lontanissimo segretario nazionale. “Il nostro Pd faceva le primarie, ora a Firenze vedo metodi da Pd di Michele Emiliano…». Poi: “È normale che si parli di case popolari e poi si mettano decine di milioni di euro sullo stadio? Ci sono migliaia di alloggi sfitti che potrebbero essere utili all’emergenza abitativa. Vi sembra normale una città nella quale ci sono i soldi, e anziché metterli per le case popolari, per le strade, nelle scuole, si mettono sullo stadio?” E ancora: “Qui ci sono tre candidati. Da un lato c’è Eike Schmidt, persona di indubbio valore per fare il direttore dei musei. Il nostro Governo lo ha chiamato per fare il direttore degli Uffizi, quindi il suo rapporto con Firenze nasce grazie al Governo Renzi che lo aveva incaricato di gestire il polo museale più importante d’Italia. Dall’altro c’è Sara Funaro, che è cresciuta con la lista Renzi nel 2009, e allora non ce la fece a essere eletta ma ciò nonostante abbiamo cercato di valorizzarla, perché noi puntiamo a questo. Quindi, io sono di quelli che non hanno nessun problema né con Schmidt né con Funaro, a tutti e due abbiamo dato qualcosa”.
Poi naturalmente c’è la sua candidata Stefania Saccardi sulla quale Italia Viva ripone speranze e aspettative di successo perché come sottolinea la stessa vicepresidente della Giunta regionale “Siamo un “gruppo determinato di persone che hanno voglia di dare il loro contributo generoso alla nostra città, senza promesse e senza garanzie. La nostra è una lista che in parte deve avere persone che hanno capacità ed esperienza amministrativa perché c’è da governare una città che è complessa e non è un giochino facile. Tra i nomi presenti nella lista di Italia Viva, che sarà presentata a giorni ci sono il giovane coordinatore fiorentino del partito Francesco Grazzini, il sindaco uscente di Bagno a Ripoli Francesco Casini in pole position per il ruolo di capolista, le consigliere comunali uscenti Mimma Dardano e Barbara Felleca, oltre al consigliere regionale Maurizio Sguanci. E ancora, Mauro Grassi, Edoardo Trallori, e Francesco Riolo. Tra le donne anche Chiara Ceccherini, Roberta Russo, Caterina Carpinella e Jozefina Enthoven.