Per le Europee malgrado il 54,40% della Toscana, la circoscrizione Centro dove è compresa la nostra regione non arriva al cinquanta per cento
Alle 19 di oggi, ultimo giorno di votazione per Europee e Amministrative con urne aperte fino alle 23, a Firenze aveva votato il 54,83% degli aventi diritto. Una percentuale che continua a salire rispetto al 23,20 % di ieri sera alle 23 ma che difficilmente potrà arrivare a un 70% che sarebbe comunque un risultato in qualche modo accettabile. Una conferma viene anche dall’area metropolitana dove la l’affluenza si attesta al 55,30%, leggermente inferiore al capoluogo ma comunque in tendenza. Firenze, assieme alla Toscana è ricompresa nella circoscrizione ‘Italia Centrale’, che assomma anche Marche, Umbria e Lazio. In questo caso, l’affluenza è decisamente più bassa, 49,70 %: la Toscana segna il dato più alto al 54,40 per cento, seguono Umbria (50,06), Marche (44,65%) e infine il Lazio con un misero 37,81%. Per votare c’è tempo fino alle 23. Poi, una volta chiuse le urne inizierà lo spoglio per le Europee mentre per le comunali bisognerà aspettare lunedì. Le operazioni di scrutinio per le comunali infatti prenderanno il via lunedì 10 giugno a partire dalle 14. A Firenze si rinnoveranno anche i presidenti e i consigli di quartiere dei cinque quartieri cittadini.
Quanto alle Elezioni Europee quella che parrebbe emergere emergere dai primi dati è la mappa di un’Europa che vira sempre più a destra: in Francia e Austria i partiti di estrema destra sono primi; in Germania secondi (Afd), dietro i Popolari e davanti ai socialdemocratici; e anche in Spagna, benché i socialisti «tengano» (è ancora in corso il testa a testa con i popolari per la vittoria), l’ultradestra di Vox cresce. Nella prima proiezione sul Parlamento europeo, però, la maggioranza che ha dato vita alla presidenza di Ursula von der Leyen (popolari, socialisti e liberali: la «maggioranza Ursula») regge: il Ppe risulta al momento primo con 181 seggi; i socialisti di S&d 135; i liberali di Renew 82; i conservatori di Ecr 71; la destra di Id 62; i Verdi 53; La Sinistra 34; 51 non iscritti attuali e 51 nuovi partiti non ancora nei gruppi. Proprio mentre scriviamo il presidente francese Macron, a seguito dei risultati delle elezioni ha sciolto il Parlamento e ha convocato nuove elezioni il 30 giugno e il 7 luglio.