Intanto tutte le opposizioni a Palazzo Vecchio hanno chiesto l’istituzione di una commissione d’indagine in Consiglio Comunale per i presunti bilanci alterati dal 2017 al 2021
Rinviata al 14 ottobre l’udienza davanti al tribunale per decidere il Commissariamento di Gest, la società che gestisce la tramvia di Firenze. Il provvedimento era stato chiesto dalla Procura fiorentina nell’ambito dell’indagine avviata sui bilanci alterati dal 2017 al 2021. L’ipotesi della magistratura è che quei rendiconti sarebbero stati alterati sovrastimando il fondo accantonamenti e occultando l’effettiva redditività della società per versare meno soldi del dovuto a Palazzo Vecchio, facendo così risultare minori ricavi in modo da assumere una posizione di forza nell’ambito delle trattative con il Comune per la revisione periodica dei prezzi al chilometro. Per questo la Procura aveva chiesto che Gest fosse amministrata per un anno da un commissario giudiziale come previsto dalle legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
L’udienza è stata brevissima ed è subito stata rinviata a causa della complessità di tutta la vicenda. Gest, attraverso i suoi legali, è convinta di poter chiarire efficacemente la propria posizione e replica che gli accantonamenti per le manutenzioni straordinarie dei materiali rotabili e degli impianti fissi sono la prassi per mantenere in efficienza e sicurezza tutto il sistema tramviario. Sulla vicenda i gruppi politici di minoranza a Palazzo Vecchio, Fratelli d’Italia, Lega, Gruppo Centro, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Sinistra progetto Comune e Gruppo Misto-Italexit hanno chiesto la costituzione di una commissione d’indagine in Consiglio comunale. La richiesta verrà esaminata a settembre con la ripresa dei lavori dell’assemblea cittadina.