La scoperta durante un banale controllo di routine. A tradirlo è stata l’eccessiva agitazione e la richiesta continua di poter chiamare il suo avvocato
A tradirlo è stata l’eccessiva agitazione nel corso di un controllo di routine. Si tratta di un pusher che mercoledì è stato arrestato dalla Polizia Municipale per detezione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio: nella sua abitazione sono stati trovati 2,5 chilogrammi di hashish, 225 grammi di cocaina e quasi 2.400 euro oltre al necessario per confezionare le dosi.
Tutto nasce da un controllo su un’auto di grossa cilindrata deciso dagli agenti della Squadra Antidroga incuriositi dal movimento intorno alla vettura in sosta in via dell’Arcovata, dai due uomini saliti a bordo e dallo strano tragitto effettuato per raggiungere viale Corsica. Non appena il veicolo si è fermato la pattuglia si è avvicinata per gli accertamenti di routine. Immediatamente il passeggero, un 53enne albanese, ha iniziato a comportarsi in modo strano: prima ha cercato di allontanarsi, poi ha cominciato a chiedere con insistenza di poter chiamare il suo avvocato. Una richiesta incomprensibile che ha ulteriormente insospettito gli agenti che hanno quindi approfondito le verifiche chiedendo, tra l’altro, il luogo di residenza. Il conducente, un 30enne italiano, ha dichiarato di abitare in un comune confinante con Firenze, il passeggero ha invece riferito di vivere in un centro del Mugello. Ma se l’affermazione del conducente ha trovato riscontro, quella del passeggero invece non è risultata corretta e più il tempo passava più cresceva l’agitazione dell’uomo.
Alla fine, grazie a un mazzo di chiavi trovato nelle sue tasche con una targhetta riportante il nome di una strada della zona e a un successivo riscontro con gli abitanti che hanno riconosciuto l’uomo, gli agenti sono risaliti a un appartamento. È scattata la perquisizione durante la quale, nascosti nei mobili, sono stati trovati circa 225 grammi di cocaina e oltre 2,5 chilogrammi di hashish, quasi 2.400 euro e il necessario per confezionare le dosi di stupefacenti, tra cui bilancini di precisione e rotolo di cellophane. L’uomo ha continuato a negare che fosse casa sua nonostante i vicini abbiamo dichiarato che abitava nell’appartamento da oltre un anno. Come peraltro confermato anche da diversi documenti a suo nome rinvenuti in casa.
Il 53enne è stato accompagnato presso gli uffici del Reparto Antidegrado per l’identificazione: è risultato già noto alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio. Per lui è scattato l’arresto e, visto anche l’ingente quantitativo di droga trovata e sequestrata è stato portato direttamente nel carcere di Sollicciano a disposizione dell’autorità giudiziaria come disposto dal pubblico ministero di turno.