Come si immagina e che ruolo ha un centro culturale per il tessuto della città? Se ne discuterà in un incontro aperto ai contributi di frequentatori e spettatori in programma il 2 gennaio
Come s’immagina lo Stensen del futuro? Che ruolo ha oggi un centro culturale per il tessuto cittadino? E come vorreste, più in generale, il cinema del futuro? La Fondazione Stensen organizza un’assemblea pubblica il prossimo 2 gennaio alle 18 (prenotazione gratuita su bit.ly/Stensen23) per raccogliere e ascoltare le opinioni, i suggerimenti, i consigli della propria comunità di frequentatori, spettatori, fruitori. Alla luce dei tanti e profondi mutamenti avvenuti con grande repentinità negli ultimi anni nel mondo del cinema, della comunicazione e della cultura, la Fondazione di viale don Minzoni ha deciso di ripensare la propria identità. Questo rinnovamento comincerà dall’edificio in cui risiede, fino ad arrivare alle proposte culturali che intende proporre alla cittadinanza.
Dai primi mesi del 2023 lo Stensen sarà sottoposto a una ristrutturazione che interesserà la sala cinematografica, per arrivare ad avere un luogo fisico capace di accogliere tutti in modo più confortevole. Un luogo rinnovato che sia anche sostenibile, pensato per avere il minimo impatto possibile sull’ambiente.
Ma non solo: lo Stensen riconsidererà anche la propria offerta culturale, alla luce dei tanti e profondi mutamenti avvenuti nel corso degli ultimi anni. Non stanno cambiando solo le abitudini di fruizione cinematografica ma anche il confronto culturale, l’approfondimento, l’interrogazione collettiva, la proposta di una socialità condivisa che, ora più che mai, devono raccogliere le sfide di una complessità globale, di nuove modalità di comunicazione e nuove forme di condivisione delle emozioni e delle informazioni. Ecco perché è stato pensato che, ancora prima di organizzare l’attività culturale dei prossimi mesi, è necessario e fondamentale confrontarsi con il pubblico per capire priorità, gusti ed esigenze.