In Consiglio la vicenda della paventata chiusura. Giachi: “Le scelte saranno condivise con l’amministrazione”
La decisione finale sull’accorpamento o su eventuali chiusure spetterà a Poste Italiane, ma dovrà passare necessariamente per Palazzo Vecchio. L’azienda e l’amministrazione comunale si incontreranno ancora e in quella occasione verrà riformulato un nuovo piano di riorganizzazione. La vicenda della paventata cessazione degli uffici postali di via Cento Stelle, viale Lavagnini e Osmannoro, arriva in consiglio comunale attraverso un question time proposto dalla consigliera Francesca Calì (Pd) al quale ha risposto il vicesindaco Cristina Giachi.
L’attenzione era rivolta proprio allo sportello di via Cento Stelle dove nelle scorse settimane una vera e propria mobilitazione nel quartiere con le 3.000 firme raccolte dal consigliere Paolo Marcheschi, capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia, aveva portato a un incontro tra la stessa Giachi e i vertici territoriali di Poste Italiane guidati dall’Ad Matteo Del Fante in cui è stato discusso il piano di razionalizzazione ed efficientamento del servizio.
Incontro che però secondo la numero due dell’amministrazione comunale fiorentina era stato chiesto da tempo dalle stesse poste. Le firme invece sono state consegnate e protocollate negli uffici del Comune e seguiranno il loro iter normale.
Giachi ha spiegato di aver ricevuto rassicurazioni da Poste che qualunque razionalizzazione avverrà tenendo presenti le esigenze della città, del territorio e dei cittadini. E ha anche ricordato che Anci Toscana ed Anci nazionale (le associazioni dei Comuni) avevano fatto pressione su Poste perché si pensasse bene qualunque provvedimento in relazione alle esigenze dei cittadini riguardo all’orario di apertura degli uffici stessi. Insomma, secondo Giachi, c’è una forse attenzione a tutta la vicenda.
“Io – ha spiegato – mi sono concentrata soprattutto sull’ufficio di via Cento Stelle. Ho fatto presente che si tratta di una struttura che serve molte persone anziane, che hanno difficoltà di spostamento mentre magari altre proposte di accorpamento possono essere di minore impatto in città. Ci siamo presi un tempo per valutare, loro per riformulare un piano e per rivedersi con la garanzia che nessuna decisione venga presa senza che l’amministrazione venga consultata prima di una riorganizzazione. Devo dire che una proposta di riorganizzazione di Poste rivela anche una volontà di potenziare il servizio che potrebbe temperare gli effetti di eventuali chiusure. E’ stato importante portare a casa l’impegno di non fare scelte senza condividerle prima con l’amministrazione comunale”.
Per il destino finale di via Cento Stelle e delle altre due strutture, dunque, si dovrà attendere ancora.