Il progetto, da 200mila euro, ha avuto via libera in Giunta. Verranno migliorate le murature con interventi di consolidamento. Meucci: “Operazione che si inserisce nel più ampio piano di restauri delle chiese comunali”
Conservare la chiesa del Sacro Cuore al Romito e la sua canonica senza cambiarne caratteristiche, forma e dimensioni, migliorando le murature con interventi di consolidamento. È l’obiettivo del progetto di restauro da 200mila euro che ha avuto il via libera della giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Titta Meucci. La chiesa e la canonica, sede della Parrocchia del Romito, sono di proprietà comunale e sono date in possesso alla Curia fiorentina. Oggetto dell’intervento è la sistemazione delle lesioni superficiali esterne e profonde passanti della chiesa e della canonica, il rifacimento dell’intonaco, il consolidamento del timpano della facciata e della croce di sommità, oltre al rifacimento della rete di smaltimento delle acque piovane sul lato est della canonica.
“Un intervento che si inserisce in un più ampio e articolato piano di restauri della chiese di proprietà comunale – ha detto l’assessore Meucci -. Oltre agli interventi realizzati per il recupero della cupola di Santo Spirito e del complesso del Carmine, infatti, in questo momento stiamo lavorando anche su Santa Maria Novella e prevediamo di proseguire gli interventi di restauro sulla Santissima Annunziata. Ed è in gara un progetto di risanamento conservativo che prevede interventi su tutti i complessi da 400mila euro”.
La tecnica per il consolidamento delle murature della canonica con lesioni superficiali sarà la ‘risarcitura’ con malte fluide. Per le lesioni più marcate, si procederà invece alla posa di reti in fibra di vetro fissate alla muratura su uno o entrambi i lati a seconda della gravità. Per le murature con lesioni passanti, si procederà alla sostituzione di porzioni di muratura di circa 30-40 centimetri, oltre alla posa della rete in fibra di vetro su entrambi i lati. Per il consolidamento delle lesioni passanti marcate si ricorrerà all’inserimento di due ancore interne alla muratura. Si procederà poi all’impermeabilizzazione delle falde est della chiesa.
Poco più di cinque anni fa la Chiesa era stata oggetto di un intervento di ristrutturazione che, grazie al Comune e alla generosità dei parrocchiani, aveva consentito i rifacimenti di pavimento e tetto, oltre alla sistemazione dell’impianto di riscaldamento con pannelli radianti.