FdI, Gruppo Centro, Lega Salvini e Forza Italia chiederanno di sostituirli con gli autovelox ordinari. “Problema politico”. Italia Viva: “Dati esorbitanti. Bisogna investire su prevenzione e sicurezza”
Firenze, almeno secondo il Codacons, è la regina degli autovelox con un incasso pari a 23,2 milioni di euro nel 2022. Dietro di lei Milano con 12,9 milioni di multe tramite autovelox, e Genova con 10,7 milioni. A Napoli le multe inflitte dagli autovelox hanno garantito proventi per appena 18.700 euro. E proprio sulle multe da autovelox le opposizioni annunciano battaglia nel Consiglio di domani pomeriggio. FdI, Lega, Fi e gruppo Centro hanno presentato una mozione con l’idea di discuterla in aula durante il dibattito.
Il documento – primo firmatario Jacopo Cellai di Fdi – si concentra sui nuovi quattro autovelox installati sul viadotto Marco Polo (in direzione ingresso città e verso l’autostrada), in viale Etruria e in viale XI Agosto. Queste apparecchi, chiamati velocar, «misurano la velocità del veicolo fino a 30 metri dal punto in cui è collocata la telecamera», a differenza di quelli ordinari. I velocar sono entrati in funzione il 22 aprile 2022 e «le violazioni rilevate da questi autovelox sino al 31 dicembre sono state 439.416 secondo la Municipale». L’amministrazione «aveva annunciato di voler collocare altri tre nuovi apparecchi dello stesso tipo sui viali Nenni, Michelangelo e Redi». Tra i gruppi di minoranza l’irritazione è alta. I consiglieri Cellai e Draghi di Fdi, Bussolin, Sabatini, Tani e Monaco della Lega, Razzanelli di Fi, Bocci e Cocollini del gruppo Centro probabilmente chiederanno domani al sindaco Dario Nardella «di modificare gli autovelox del viadotto Marco Polo, di viale Etruria e di viale XI Agosto sostituendoli con autovelox ‘ordinari’ e usare sempre gli autovelox ‘ordinari’ in caso di nuove installazioni». Cellai spiega di non esser «sorpreso da questi dati. Qui c’è un problema di volontà politica, il Comune non fa niente per migliorare le cose. E poi noi parliamo ora di autovelox ma il problema è anche sulle preferenziali».
Il documento non reca la firma di Italia Viva ma la posizione del partito di Matteo Renzi, che recentemente in Consiglio ha costituito il gruppo con Mimma Dardano e Barbara Felleca, è limpida: «I dati sono esorbitanti – dice la capogruppo Dardano -. Bisogna investire su prevenzione e sicurezza. Invece il Comune fa solo micro-cose. Non va bene. E non è possibile incidere così pesantemente sul reddito dei cittadini, la multa dev’essere uno strumento educativo, non punitivo. Così è troppo». E il centrodestra domani si presenterà in aula con una sorpresa perché «si è oltrepassato il limite. E non di velocità: ma di buon senso».