Si arroventa il dibattito sul futuro del Vespucci dopo le dichiarazioni del primo cittadino fiorentino. FdI: “Velocizzare il più possibile i tempi per la nuova pista”. Il neo costituito gruppo Centro: ” Sviluppo di Peretola necessario per non compromettere quello della città”
Si arroventa di nuovo, dopo un periodo di calma relativa o forse sarebbe meglio dire di tregua armata, il dibattito sul futuro dell’aeroporto di Peretola, non soltanto la seconda pista che rischia di finire come la celebre tela di Penelope ma anche e soprattutto il ruolo strategico dello scalo fiorentino all’interno del sistema aeroportuale toscano. A smuovere il dibattito ci ha pensato il sindaco Nardella con una serie dichiarazioni (non nuove per la verità) rilasciate ad alcune testate che farebbero intuire l’abbandono della principalità del Vespucci a tutto vantaggio del Galilei.
Posizione come detto non nuovissima per quanto riguarda la coesistenza dei scali che ora secondo il primo cittadino fiorentino potrebbero convivere ancora meglio se ci fosse un collegamento ferroviario veloce con le due città (https://www.lamartinelladifirenze.it/vespucci-prima-il-terminal-passeggeri-lavori-dal-2025-per-la-nuova-pista/). Un po’ come aveva dichiarato un anno fa il segretario del Pd Enrico Letta con una uscita che ai più era sembrata una sorta di pietra tombale su Firenze (anche qui giova ricordare che molti anni fa la possibilità già c’era con una navetta che partiva dalla stazione di Santa Maria Novella e portava fin dentro l’aeroporto pisano. Ma questo sarebbe un altro discorso che porterebbe probabilmente ulteriori polemiche…).
Ad andare all’attacco sono Jacopo Cellai e Alessandro Draghi, consiglieri di Fratelli d’Italia in Consiglio, comunale con il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Francesco Torselli ed il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi. “Nardella – dicono in coro – ora si propone di fare il paciere tra Pisa e Firenze. Peccato che la ‘pax nardelliana’ serva solo al PD e sia del tutto inutile per i fiorentini che attendono da decenni una svolta sull’aeroporto. Il sindaco di Firenze riprende la riflessione fatta un anno fa da Letta che puntava su un collegamento veloce tra i due scali attraverso la realizzazione di una metropolitana leggera che colleghi i due scali in 25 minuti e non sembrava esattamente mirare allo sviluppo dello scalo di Peretola. Letta dimenticò di indicare i costi dell’intervento ma ci pensò il Presidente Giani stimandoli in 2/3 miliardi di euro, non esattamente come bere un bicchier d’acqua. Una vecchia novella che ogni tanto viene riproposta dalla Regione: peccato che lo stesso PD sia consapevole che quei fondi non saranno mai disponibili nel bilancio regionale. Sono tanti, troppi, i fiorentini che ancora si ritrovano quasi a riconoscere guardando negli oblò i passeggeri degli aerei che atterrano a Peretola tanto passano ravvicinati agli ultimi piani dei condomini di Peretola, Brozzi, Quaracchi. I lavori allo scalo di Pisa dovrebbero partire entro pochi mesi secondo l’amministratore delegato di Toscana Aeroporti. Invece Firenze è ancora in attesa della presentazione del masterplan per la nuova pista, dopo gli innumerevoli veti incrociati del PD e il noto ricorso promosso da alcuni suoi Sindaci. Per Nardella però il principale problema da affrontare è abbandonare gli approcci muscolari. Davvero Bizzarro. Il sindaco dovrebbe preoccuparsi di velocizzare il più possibile i tempi per la nuova pista. È questa l’unica riflessione da cui ripartire”.
Critico anche il neo costituito gruppo consiliare Centro: Emanuele Cocollini, Antonio Montelatici e il Capogruppo Ubaldo Bocci fanno rilevare che il sindaco “non può tenere i piedi su due staffe. Non può dire che si va avanti con la nuova pista a Peretola e poi affermare che vuole il predominio di Pisa tra gli scali toscani che, fra l’altro, operano in un sistema integrato visto che la proprietà è la stessa. Queste dichiarazioni sono incomprensibili. Nardella con chi sta? Con i fiorentini o con Enrico Letta che aveva proposto una metropolitana leggera per collegare Firenze all’aeroporto di Pisa, facendo intendere che per Peretola non ci sarebbe stato sviluppo? Non accettiamo questa ambiguità e chiediamo un chiarimento al sindaco. Lo sviluppo dell’aeroporto fiorentino è necessario per non compromettere lo sviluppo della città. Per questo presenteremo nuovamente una mozione impegnativa”.