Salta la possibilità di un “campo largo” delle sinistre in chiave anti Pd. “Noi gli unici davvero civici”
Riserva sciolta anche per Cecilia Del Re. L’ex assessore all’urbanistica defenestrata dal sindaco Dario Nardella a marzo 2023 (https://www.lamartinelladifirenze.it/salta-del-re-nardella-avoca-a-se-le-sue-deleghe/) correrà per il seggio più alto di Palazzo Vecchio con la sua formazione Firenze Democratica nata nello scorso dicembre proprio in seguito allo tzunami che oltre a Del Re poi ha portato anche all’allontanamento dal Pd di ben tre consiglieri: Stefano di Puccio, Massimo Piccioli e Leonardo Calistri. E correrà da sola, senza dunque sostenere o correre insieme a Italia Viva o a Tomaso Montanari con la sua Associazione 11 Agosto.
L’annuncio dal Giardino dei Nidiaci in Oltrarno. E proprio da Italia Viva sembra arrivare il dispiacere più grosso per Del Re perché con i renziani rappresentavano lo sbocco naturale per una eventuale alleanza alla luce anche degli ottimi rapporti fra la leader di Fd e Stefania Saccardi candidata invece di Iv. «C’è e continuerà a esserci un buon rapporto – ha detto Del Re -, però in occasione del piano operativo mentre Firenze democratica in modo molto coerente ha votato contro ed è uscita dalla maggioranza, Iv non ha fatto altrettanto». Del Re spiega anche che “al ballottaggio non appoggerebbe mai Schmidt”, ma che in questo caso non escluderebbe un dialogo con il Pd. Che effettivamente potrebbe persino cercare un apparentamento con la sua formazione al secondo turno. Ma adesso quello che conta è la battaglia politica. “Noi – spiega – siamo parte di quella sinistra che non vuole che la città cambi campo, andando a destra, ma vuole che cambi rotta. Basta con la retorica delle parole, a cui non seguono fatti: si parla di città pubblica, ma si continuano a vendere immobili; si parla di città verde, ma si perde ogni traccia del piano del verde; si parla di crisi climatica e sicurezza idraulica, ma piove dal cielo un’isola di plastica galleggiante per l’Arno; si parla di Grande Firenze, ma si governa con la solita visione Firenze centrica che toglie fondi alla città metropolitana e mette una barriera all’accesso per i residenti fuori del comune di Firenze”.
Quanto poi alla eventualità di costituire un “campo largo” delle sinistre in funzione anti Pd, a questo punto naufragato, la colpa secondo Del Re è dei veti incrociati che hanno mandato a monte tutto. “Al dialogo con l’associazione 11 Agosto – ribadisce – abbiamo creduto molto. Spc prima ha posto un veto su di noi, poi ha parlato di tempi che non erano più compatibili”. Poi la chiusa finale: Siamo gli unici davvero civici – attacca Del Re – perché non abbiamo un paracadute alle spalle: non corriamo mentre siamo assessori che tagliano nastri, vicepresidenti di regione o direttori di musei in aspettativa. Non abbiamo dietro di noi Renzi, Nardella o i partiti della destra. Abbiamo persone che chiedono di essere ascoltate e di sentirsi parte di un progetto. C’è bisogno proprio di queste due cose oggi a Firenze: ascolto e partecipazione. Per costruire una città che sia pubblica, ecologista, metropolitana e accessibile a tutte e tutti». Sabato 20 aprile, alle ore 12, in viale Francesco Petrarca N. 8, angolo piazza Tasso, Cecilia Del Re inaugurerà uno dei tre comitati elettorali di Firenze Democratica.