“Non è un documentario su Carola Rackete” dice il direttore Alberto Lastrucci. La rassegna prenderà il via il 2 novembre con un programma di 109 pellicole
Sarà Sea Watch 3 di Jonas Schreijäg e Nadia Kailouli ad aprire la60esima edizionedel Festival dei Popoli. La proiezione, in prima internazionale, si terrà sabato 2 alle 21 presso il cinema La Compagnia di via Cavour alla presenza dei due registi.
“Non è un documentario su Carola Rackete, come risulta evidente a chi ha avuto modo di vedere il film – spiega Alberto Lastrucci, direttore del Festival commentando alcune polemiche apparse nei giorni scorsi su media e social -. Si tratta invece di un’opera corale che, con attenzione cinematografica, documenta le vicissitudini di bordo, dando spazio e voce ai profughi, al personale di bordo e, evidentemente, a chi in quel momento era al comando, cioè la capitana Rackete”.
La rassegna avrà luogo dal 2 al 9 novembre in vari luoghi della città: oltre al cinema La Compagnia (sala principale), saranno coinvolti il Cinema Spazio Alfieri, l’Istituto Francese di Firenze, lo Stensen, l’Auditorium di S. Apollonia, la Mediateca Regionale Toscana, lo Spazio Ottagono delle Murate, ZAP Zona Aromatica Protetta e BUH! Circolo Culturale Urbano. La manifestazione, presieduta da Vittorio Iervese e diretta da Alberto Lastrucci, si propone di presentare il meglio del cinema documentario internazionale in un programma di 109 film, accompagnati da oltre 90 ospiti internazionali (sito: http://www.festivaldeipopoli.org/il-programma/).
“Il Festival – aggiunge Lastrucci – sottolinea il proprio ruolo di evento cinematografico attento alla realtà, dove trovano spazio opere cinematografiche in grado di stimolare la riflessione su argomenti di rilevanza collettiva”.
Oltre al Concorso Internazionale che comprende 20 tra cortometraggi, mediometraggi e lungometraggi tutti inediti in Italia, con una prevalenza femminile (11 autrici, 10 autori), e al Concorso Italiano (7 titoli tutti inediti), la rassegna si articola in diverse sezioni che si apriranno con l’omaggio a Sergei Loznitsa, cineasta ucraino che ha raccontato il dramma della guerra civile nel suo paese. E poi ancora gli Eventi Speciali, la musica con Hit Me with Music! e Habitat, il focus dedicato all’ambiente. In programma anche una capitolo dedicato ai giovani spettatori e alle famiglie (Popoli for Kids) e uno alla formazione con il Campus sul lavoro svolto dalle scuole di cinema italiane.
Doc Explorer, inoltre, si propone di esplorare quei territori di confine in cui il cinema incontra altre forme di espressione e gli spazi (virtuali e non) messi a disposizione dalle novità tecnologiche. Infine per celebrare la Sessantesima edizione, una sezione speciale “Diamonds are Forever”, a cura di Daniele Dottorini, ripercorrerà le passate edizioni del Festival per recuperare 20 momenti di grande cinema.