Il Tar accoglie il ricorso presentato da una società di noleggio. Secondo il tribunale amministrativo il Comune non è competente dal punto di vista normativo per imporre l’obbligo
Niente, non c’è niente da fare. Il Comune non è competente dal punto di vista normativo per imporre l’obbligo del casco anche per i maggiorenni che si trovano a viaggiare sul monopattino elettrico. Il Tar della Toscana a seguito dell’udienza del 6 aprile nella quale si discuteva il ricorso presentato da una delle aziende che propongono il mezzo a noleggio, ha appunto dato ragione a quest’ultima ritenendo che l’estensione dell’obbligo del casco ai maggiorenni non rientri tra gli “obblighi, divieti e limitazioni … per ciascuna strada … o per determinate categorie di utenti”, che gli articoli 6 e 7 del Codice della Strada prevedono possano essere imposti dai Comuni con ordinanza “per motivi di incolumità pubblica”. Una decisione che suscita più di una perplessità proprio per il modo in cui gli utenti del monopattino elettrico utilizzano il mezzo spesso e volentieri fregandosene altamente delle regole del codice della strada e mettendo in questo modo a rischio l’incolumità degli altri automobilisti che si trovano a incrociare la loro strada e anche degli stessi passanti superati o messi nel mezzo come veri e propri birilli da biliardo.
Fortissima la delusione di Palazzo Vecchio con il sindaco Dario Nardella che laconicamente prende atto della pronuncia ma sottolinea anche che l’azione dell’amministrazione non si fermerà. “perché per noi la sicurezza stradale viene prima di tutto. Quando ci sono in gioco delle vite umane abbiamo il dovere di fare tutto quello che è possibile. Per questo intendiamo andare avanti per garantire l’uso dei monopattini con le massime condizioni di sicurezza possibili, il casco è una di queste, e stiamo lavorando per preparare l’appello al Consiglio di Stato”.
Dopo la prima bocciatura del febbraio 2021, il primo cittadino di Firenze ci aveva riprovato a fine agosto con un provvedimento che oltre a prevedere l’obbligatorietà del dispositivo di protezione dal 1° dicembre metteva in campo anche incentivi per i cittadini che avrebbero acquistato il casco e per le compagnie di noleggio che avrebbero montato sui loro mezzi il dispositivo porta-casco (https://www.lamartinelladifirenze.it/casco-obbligatorio-dal-1-dicembre-anche-per-i-maggiorenni-in-monopattino/). Subito era partito il ricorso e il Tar, fissando l’udienza appunto per il 6 aprile, non aveva però sospeso l’efficacia del provvedimento impugnato. Adesso però è giunta la sentenza in direzione negativa per quanto riguarda l’amministrazione. “Questa sentenza– aggiunge l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti – rende ancora più pressante la necessità di un intervento del Parlamento. Peraltro, secondo il parere dei nostri uffici, le norme vigenti possano essere interpretate in modo opposto. Del resto, neanche il TAR ha spiegato perché, in un contesto urbano con le caratteristiche di affollamento, spazi ristretti e selciato storico, come quello di Firenze, l’imposizione del casco non possa considerarsi, appunto, una misura adeguata a tutela dell’incolumità dei tanti cittadini che utilizzano i monopattini elettrici”.