Dopo 93 anni la Fiorentina lascia la città: a Bagno a Ripoli sorgerà la nuova Cittadella sportiva con campi di allenamento per tutte le squadre, una palestra con piscina e una foresteria. In attesa poi di sapere dove giocherà
L’assurdità della vicenda, a questo punto, è che la Fiorentina potrebbe seriamente ritrovarsi a giocare le partite in casa in un altro comune (Campi Bisenzio) e nel contempo avere la propria base operativa e amministrativa in un territorio ugualmente “straniero” e lontano dal “Bel San Giovanni”. Correndo così il rischio serio di snaturare per sempre il legame fortissimo instauratosi con i tifosi che rende la Viola una squadra speciale, diverse da tutte le altre.
Già, perche l’annuncio dell’acquisto di 25 ettari di terreno da parte del patron viola Rocco Commisso dove sorgerà la nuova “Casa Viola” nel comune di Bagno a Ripoli, segna indiscutibilmente un punto di forte rottura con il passato e contiene anche un ulteriore messaggio di pressione al sindaco Dario Nardella perché sciolga definitivamente la riserva sulla questione stadio: Campi Bisenzio appunto (soluzione che piacerebbe moltissimo a Commisso), il progetto Mercafir a Novoli oppure anche una riqualificazione dell’Artemio Franchi sulla quale in città in questo momento è vivissimo il dibattito.
Nardella per il momento si limita a non commentare anche se non è difficile capire che questa ulteriore uscita non gli ha fatto particolarmente piacere. In gioco oltre allo stadio c’è anche il centro sportivo nato nel 2011 e adesso intitolato al compianto e indimenticato capitano viola Davide Astori: la convenzione con la Fiorentina, che comprende anche il Franchi e i campini, scade nel 2022. Dunque c’è tutto il tempo per decidere ma l’obiezione a questo punto è se alla società interessi davvero avere un doppione e neppure troppo lontano dalla struttura attuale che, polemiche a parte, è ben inserita nel tessuto del quartiere di Campo di Marte e in un certo senso ne rappresenta la stessa essenza.
La nuova “casa Viola” sarà una vera e propria cittadella verde del calcio: conterrà la sede della società, gli uffici del club e appunto il centro sportivo con dieci campi di allenamento (di cui due con piccole tribune coperte da 2.500 posti l’una) che ospiteranno la prima squadra maschile, quella femminile e le 14 squadre giovanili. In più ci saranno una grande palestra con piscina e una foresteria per accogliere i ragazzi che dopo gli allenamenti non possono rientrare a casa. Insomma una specie di campus all’americana. Il progetto sarà elaborato dall’architetto Marco Casamonti, lo stesso che aveva firmato uno degli studi di restyling dell’Artemio Franchi. I lavori di costruzione potrebbero iniziare fra dodici mesi: magari nel frattempo una decisione sul futuro dello stadio e su dove sarà l’impianto in cui la Viola disputerà le partite casalinghe sarà arrivata.