Firmato oggi alla Fondazione Caritas il decalogo che ha come obiettivo trovare soluzioni per far coincidere domanda e offerta, e per mettere a disposizione le abitazioni vuote o sfitte
Avere una casa a Firenze è diventato un lusso, anche per chi ha un lavoro e a volte, per assurdo, pur potendo disporre di due stupendi, si fatica non poco a trovarne una. Per questo “è necessario un patto di comunità che unisca privati, istituzioni, enti e associazioni per trovare soluzioni per far coincidere domanda e offerta, per mettere disposizione le abitazioni vuote o sfitte per trovare soluzioni di housing sociale”.
La pensa così Vincenzo Lucchetti, presidente di Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze, che stamattina ha partecipato alla presentazione del decalogo per il diritto all’abitare, equo, sostenibile e solidale dell’Alleanza per l’Abitare, firmato oggi a Firenze. “Avere una casa a Firenze – sottolinea – Lucchetti – oggi è diventato un lusso anche per chi ha un lavoro: le abitazioni disponibili sono poche, costose, e per ottenerle vengono richieste garanzie economiche difficili da avere. Siamo convinti che iniziative come questa Alleanza possano dare un contributo per rivolgere l’emergenza abitativa della nostra città”.Per la Fondazione Caritas era presente la direttrice Ginevra Chieffi.
“Come Caritas di Firenze, insieme alla Caritas Italiana e alla Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze – aggiunge Riccardo Bonechi, direttore di Caritas Diocesana – abbiamo partecipato all’iniziativa Housing Sociale nell’ambito del progetto Housing Net, finanziato con fondi 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, per aiutare chi cerca una casa ed è in difficoltà a trovarla, rivolgendoci ai proprietari con appartamenti sfitti. Con grandi sforzi abbiamo trovato una decina di appartamenti dove sono andate ad abitare famiglie che provenivano dalle nostre strutture, attraverso il pagamento anticipato di 12 mensilità al proprietario. Poi abbiamo voluto proseguire facendo camminare le famiglie con le proprie gambe. Ma a Firenze rimane il problema degli affitti molto alti. Stiamo lavorando anche su un progetto per gli studenti fuori sede, che trovano stanze, quando le trovano, a prezzi paurosamente alti, per realizzare affitti calmierati”.