Ambientalisti e M5S non ci stanno e scrivono a Dario Nardella per sospendere le potature “dilagate come un virus”
E’ datata 19 marzo 2020, la lettera di Libera Firenze e Comitato Libertà Toscana a nome di tutta la Costituente Libera Toscana con il contributo di molti ambientalisti fiorentini, primi tra tutti gli attivisti dell’Associazione Piazza della Vittoria e Italia Nostra, dove si lancia un appello al sindaco, al Prefetto di Firenze e al Sostituto procuratore del Tribunale di firenze affinché si sospenda il taglio degli alberi che è dilagato come un virus, dal centro della città fino alle prime colline di Settignano e Fiesole.
“I cittadini residenti devono avere la possibilità di esercitare il diritto di richiedere le schede tecniche e le VTA degli alberi in abbattimento e cio’ viene loro negato, ovviamente, viste le condizioni eccezionali in cui i cittadini e l’amministrazione comunale sono: nessuno può uscire e gli uffici sono tutti chiusi. Sospendiamo la follia di voler sostituire gli alberi adulti della città con alberelli che faticheranno a crescere, date le mutate condizioni climatiche e le estati sempre più lunghe e torride.”
Questo un passaggio dell’appello redatto anche da Deanna Sardi, vicepresidente dell’Associazione Piazza della Vittoria, che raggiunta a telefono ribadisce la funzione di deterrente che il verde cittadino ha nei confronti della diffusione di pandemie come l’attuale Coronavirus: “In piena emergenza sanitaria nazionale – spiega – mentre i cittadini a casa in osservanza al DPCM contro il coronavirus la città sono costretti ad assistere impotenti all’abbattimento di numerosi alberi, soprattutto pini a cui molte amministrazioni poco lungimiranti hanno dichiarato guerra, con rischi per la salute e sviluppo di ansia e depressione dei cittadini; mentre gli scienziati mettono in evidenza la correlazione fra epidemie e distruzione degli ecosistemi e la Società Italiana di Medicina e Ambiente (SIMA), rileva la correlazione fra l’incidenza dei casi di infezione virale e la concentrazione di particolato atmosferico (PM10 e PM2,5), l’amministrazione di Firenze persegue tranquillamente nella sua cieca gestione del verde: pessima manutenzione e abbattimenti massivi, avallata dalla Scuola di Agraria e con la collaborazione di agronomi compiacenti. Visto che il sindaco è responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio e che proprio per questa sua responsabilità si sente autorizzato alle migliaia di abbattimenti in atto dal 2015 ad oggi, a motivo di pericolosità, non si domanda quante sono le morti per caduta di alberi in tutta Italia? Una cifra con tantissimi zeri prima della virgola. Così poche da non essere neppure riportate fra le cause di morte”.
“Come se non bastasse tali abbattimenti avvengono in periodo di nidificazione, periodo che si concentra fra marzo e tutto luglio, con la conseguente danneggiamento e distruzione dei nidi, senza tener conto delle leggi che tutelano la fauna selvatica. Noi abbiamo divulgato l’appello e soprattutto l’abbiamo fatto depositare al protocollo. Resterà agli atti. Prima o poi ci sarà la resa dei conti” conclude la Sardi che ha anche inviato in prima persona una diffida al sindaco.
Anche la politica subentra nel dibattito e arriva una nota pentastellata del capogruppo M5s Roberto De Blasi e del consigliere Lorenzo Masi: “Non è pensabile che in una situazione gravissima di pandemia, questa amministrazione continui ad effettuare potature e abbattimenti degli alberi. Da cittadini riteniamo che occorra concentrare tutte le forze dell’amministrazione comunale di Firenze ad attuare una sanificazione straordinaria, quotidiana ed efficace con tutti i mezzi possibili della città. La Cina lo fa da mesi in megalopoli di milioni di abitanti. Questa è una misura importante che si aggiunge al distanziamento sociale. Anche questo darebbe sicuramente un’immagine positiva ai cittadini che, chiusi in casa, vedrebbero “una città che reagisce” con energia a questa epidemia”.