E’ un ospedale autonomo all’interno del complesso assistenziale con 72 posti letto, di cui 14 di terapia intensiva. Giani sui nuovi contagi: “Situazione sotto controllo, anche se questo non ci tranquillizza”
Un vero ospedale autonomo con 72 posti letto su quattro piani, di cui 14 di terapia intensiva e 58 ordinari. E’ il nuovo Covid Center dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi inaugurato stamattina dal presidente della Regione Eugenio Giani.
Un taglio del nastro che arriva in un momento molto particolare dell’emergenza Coronavirus in Toscana che anche oggi fa registrare una curva in salita dei nuovi casi con 1.526 nuovi casi nella Regione di cui 522 a Firenze (https://www.lamartinelladifirenze.it/covid-1-526-contagi-la-curva-non-scende/).
La nuova struttura, realizzata alla metà di aprile 2020 con la conversione del vecchio Padiglione Cliniche Chirurgiche, è prevista per essere autosufficiente sia per la parte di ricovero ordinario che per il supporto alla ventilazione subintensiva e intensiva. “Il Covid Center che inauguriamo oggi a Careggi e quello inaugurato ieri ad Arezzo – ha detto il Governatore toscano – sono la dimostrazione della tempestiva e efficiente capacità del nostro sistema sanitario di intervenire per adeguare le strutture di cura in questa lunga fase di emergenza. E’ stato fatto un grande lavoro per ampliare il reparto ed accrescere la capacità di affrontare la crescita della curva pandemica. Stiamo monitorando la situazione e dobbiamo prepararci a rendere il più possibile il nostro sevizio ospedaliero da un lato riparato da potenziali inflitrazioni virali di contagio e dall’altro pronto a aumentare la propria capacità di risposta”.
Giani non ha nascosto la preoccupazione per l’andamento dei nuovi casi, tanto che il neo Governatore è all’opera per redigere una nuova ordinanza che dovrebbe essere nota a breve e dovrebbe operare una serie di rafforzamenti importanti per arrivare a trovare 1.500 postazioni in alberghi sanitari, sviluppare la centrale di tracciamento che sarà una per ciascuna delle tre Asl e reperire nuovo personale, anche attraverso procedure straordinarie, come ad esempio gli studenti universitari degli ultimi due anni di medicina. L’ordinanza dirà anche in modo molto preciso che le prestazioni sanitarie ordinarie dovranno procedere senza limitazione. “Non ci dobbiamo permettere – ha aggiunto Giani – di dover concentrare tutto sul Covid e far passare in secondo ordine le altre patologie che devono continuare ad essere curate”.
L’investimento stimato per le tecnologie sanitarie è stato di circa 600mila euro a cui vanno aggiunte altrettante risorse per gli adeguamenti strutturali. I lavori hanno visto in particolare la riconversione del quarto piano, utilizzato per allestire le terapie intensive, con possibilità di isolamento totale. I letti saranno attivati progressivamente in relazione all’andamento dell’epidemia costantemente monitorata. Il progetto è stato gestito dalla Direzione sanitaria di Careggi. Le tecnologie sono state allestite a tempo record grazie al lavoro di squadra tra il personale di Careggi e quello di Estar.
“Grazie al direttore dell’Azienda Ospedaliera Rocco Damone – ha concluso Giani -. Con questi nuovi posti di terapia intensiva il numero totale delle disponibilità in Toscana è di 550 unità. In questo momento ne sono occupati circa 80: possiamo dire che la situazione è sotto controllo, anche se questo ovviamente non ci tranquillizza”.