Una mostra organizzata da Casa Museo Schlatter invita a riportare alla luce il quartiere attraverso le foto degli archivi privati dei cittadini
Riscoprire le origini, la storia e il vissuto sociale di Campo di Marte e condividerne i ricordi. È l’obiettivo della mostra ‘Con antichi occhi’ organizzata da Casa Museo Schlatter guidata da Alessandra Schlatter con il patrocinio del Comune di Firenze per riportare alla luce il quartiere di inizio Novecento attraverso foto provenienti dagli archivi privati dei cittadini (https://www.lamartinelladifirenze.it/2020/02/09/arte-e-spiritualita-nella-affascinante-storia-di-carlo-adolfo-schlatter/).
Tema delle fotografie dovrà essere la storia e la vita sociale del quartiere e delle zone limitrofe dall’inizio del Novecento al secondo dopoguerra. “Oggi che siamo a casa – spiega Alessandra Schlatter – concentriamoci su belle storie che ci siano d’esempio, dedicandoci alla ‘caccia al tesoro’ di foto in antichi album, da esporre, con la possibilità poi di produrre anche un catalogo con testi prodotti da gli stessi partecipanti. Tutti insieme troveremo un nuovo futuro che rinasce da antichi esempi di umanità!”.
Le foto consegnate saranno valutate da un comitato al fine di esporre quelle più rilevanti e corrispondenti all’obiettivo dell’iniziativa. I visitatori della mostra voteranno quella inedita da loro preferita: quella che otterrà i maggiori consensi verrà premiata. Compatibilmente con la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus e con le nuove ordinanze legate al Covid-19, la mostra potrebbe svolgersi a giugno nella sede dell’associazione di viale dei Mille a pochi metri di distanza dallo Stadio comunale Artemio Franchi. La partecipazione è gratuita (il form si può richiedere a: aps.casamuseoschlatter@gmail.com).
“Un modo per rivivere un intero quartiere e le sue trasformazioni urbanistiche e sociali – aggiungono l’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re e il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi -. Un viaggio fotografico nella memoria dei cittadini che darà l’opportunità a tanti fiorentini di riscoprire le origini di un’area sempre fortemente attiva e vissuta, valorizzandone il legame identitario e la capacità di innovazione urbana al servizio della cittadinanza. Sarà l’occasione non solo per ammirare la mostra ma anche per scoprire la villa e le opere di Carlo Adolfo Schlatter, pittore non molto conosciuto ma che ci ha regalato grandi opere: la sua casa è un piccolo gioiello del quartiere”.