Le partite si giocheranno l’11, 12 e 19 settembre ma sulla presenza del pubblico prevale lo scetticismo. Nessuna decisione per ora neanche per i Fuochi di San Giovanni il 24 giugno. Presentato il nuovo costume del Maestro dei Musici
Le partite del Calcio Storico potrebbero giocarsi a settembre, sabato 11 e domenica 12 (Azzurri – Bianchi e Rossi – Verdi) con la finale una settimana dopo il 19. A questo sta lavorando Palazzo Vecchio assieme al presidente Michele Pierguidi. La conferma è venuta questa mattina a margine della presentazione dell’abito del Maestro dei Musici da parte del Rotary Club Lorenzo il Magnifico in Sala Macconi.
Scetticismo invece sulla possibilità che il pubblico sia presente in occasione degli incontri, anche se al momento dichiarazioni precise al riguardo non ce sono. Pierguidi si è limitato a un laconico “Ad oggi non è possibile saperlo, è necessario aspettare di vedere come evolverà la situazione pandemica” senza aggiungere una parola di più. Più facilmente si giocherà a porte chiuse in quanto gli spalti possono contenere circa 5mila persone e soltanto i figuranti che entreranno nel Sabbione sono 550. Nessuna decisione al momento nemmeno per i Fuochi di San Giovanni, il 24 giugno, che l’anno scorso non si tennero a causa del Coronavirus.
L’abito del maestro dei Musici è la ricostruzione del primo abito disegnato da Alfredo Lensi, architetto del Comune di Firenze e Direttore del Museo Stibbert nel 1930, anno di ripresa delle partite del Calcio Fiorentino. La bordatura del mantello a tre bande dorate, le calze rosse, il berretto a raffaella con piume multicolori, l’assenza dei pantaloni e le maniche provviste di “tiracche” nella parte inferiore si differenziano da quello utilizzato negli ultimi anni perché si è voluto recuperare il modello originale per rendere ancora più veritiera e originale la rievocazione. “Il Rotary Club Lorenzo il Magnifico – aggiunge il direttore del Corteo della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Filippo Giovannelli – si conferma un service non solo per il Corteo ma anche per le tradizioni fiorentine. Interventi, come quello fatto di recente alle bandiere delle arti, sono molto importanti”. Il Maestro, a capo di 75 musici, sfila in testa a tutto il gruppo indicando la direzione di marcia per mezzo di un bastone guarnito di nappe e pomo di ottone e impartendo i comandi ai Tamburi Imperiali, ai Trombetti e ai Pifferi.
Quanto infine alla possibilità in futuro che la sede delle partite per un anno non sia Santa Croce, tornando in Piazza della Signoria oppure nella affascinante cornice del Giardino di Boboli, Pierguidi è categorico: “Per me il Calcio è a Santa Croce e se proprio si volesse trovare una soluzione diversa, allora come seconda scelta Piazza Signoria sarebbe senz’altro la migliore”.