Martedì 29 marzo al Teatrodante Carlo Monni va in scena la pièce firmata dall’autrice del Premio Strega, spettacolo pirotecnico che catapulta lo spettatore da una parte all’altra della propria immaginazione
Tre artiste formidabili per un viaggio a perdifiato nei meandri dell’intimità femminile. Questa è “Manola”, la pièce firmata dall’autrice Premio Strega Margaret Mazzantini, con protagonista la coppia artistica Nancy Brilli e Chiara Noschese, che martedì 29 marzo alle 21.00 sarà in scena al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (piazza Dante 23), per la regia di Leo Muscato.
“Manola è uno spettacolo pirotecnico – spiega Muscato – un flusso di parole e di pensieri che catapultano lo spettatore da una parte all’altra della propria immaginazione; è un blob di discorsi a metà strada tra la follia tragicomica di Beckett e l’ironia sferzante dei fratelli Marx. Anemone e Ortensia sono due gemelle alquanto anomale. Per una manciata di secondi sono nate in giorni diversi, una giovedì 16, l’altra venerdì 17. Forse è anche per questo che le loro personalità hanno assunto dimensioni opposte. Una è libera, aperta, positiva e propositiva; l’altra è oppressa, chiusa, negativa e insicura; una punta tutto sulla sua bellezza, l’altra si sente sempre e solo un “ciofegone”. Si detestano con tutte le forze, ma non riescono a fare a meno l’una dell’altra. Non si scambiano una parola, ma entrambe si rivolgono a una certa Manola, forse una maga, un’analista, una divinità ultraterrena, un’amica immaginaria, o soltanto la loro coscienza”.
E continua: “Attraverso monologhi incrociati assurdi ed esilaranti prendono forma i loro tragicomici pensieri, che sembrano prefigurare un futuro con le stesse dinamiche relazionali del passato. Ma a un certo punto nelle loro vite compare un uomo multiforme, che arriva a stravolgerne le esistenze, sovvertendone ogni piccola o grande certezza”. Due sorelle gemelle in contrasto tra loro, come due pianeti opposti nello stesso emisfero emotivo. Anemone, sensuale e irriverente, che aderisce ad ogni dettaglio della vita con vigoroso entusiasmo, e il suo opposto Ortensia, uccello notturno, irsuta e rabbiosa creatura in cerca di una perenne rivincita. Le due si rivolgono alla stessa terapeuta dell’occulto e svuotano il serbatoio di un amore solido come l’odio. Ed è come carburante che si incendia provocando fiamme teatrali ustionanti, sotto una grandinata di risate (Biglietti: platea e palchi I ordine 17.50€+ prevendita // ridotto 16€+ prevendita, Palchi II ordine 13.50€+ prevendita // ridotto 10.50€ + prevendita (under 18, over 65, soci coop). info: www.teatrodante.it, T. 055 8940864, Whatsapp e Telegram 3463038170, biglietteria@teatrodante.it).
“La Manola del titolo, perennemente invocata dalle due sorelle, interlocutore mitico e invisibile – racconta la Mazzantini, che scrisse la pièce nel 1995 per interpretarla in teatro insieme alla Brilli, con la regia di Sergio Castellitto, e che nel 1998 l’ha trasformata in un romanzo edito per Mondadori – non è altro che la quarta parete teatrale sfondata dal fiume di parole che Anemone e Ortensia rivolgono alla loro squinternata coscienza attraverso un girotondo di specchi, evocazioni, malintesi, rivalse canzonatorie. Un lavoro che svela la femminilità in tutte le sue scaglie, e come serpenti storditi le due finiranno per fare la muta e infilarsi una nella pelle dell’altra, sbagliando per l’ennesima volta tutto. Perché un equivoco perenne le insegue nell’inadeguatezza dei loro ruoli esistenziali. Un testo sfrenato che prevede due interpreti formidabili per una prova circense senza rete. Ma che invoca l’umano in ogni sua singola cellula teatrale”.