Dal 16 ottobre all’8 gennaio 2023, negli spazi del Minneapolis Institute of Art, ed evidenzia il rapporto del maestro e degli artisti del suo tempo con l’antichità classica
Un’urna romana del Museo di Minneapolis posta accanto a un disegno di Filippino Lippi ispirato a motivi antichi; il fauno ellenistico da cui è ripreso il torso del centauro nella grande tela di Botticelli con Pallade e il centauro degli Uffizi, appesa a pochi centimetri di distanza; l’Allegoria della Fertilità di Luca Signorelli accostata al gruppo marmoreo dei Tre satiri che lottano con un serpente, proveniente dalla raccolta di Lorenzo il Magnifico e concesso in prestito da una collezione privata di Chicago; pannelli da un forziere nuziale del museo fiorentino raffiguranti Storie di Ester e Assuero, collocati vicini a un busto di San Giovanni Battista di Benedetto da Rovezzano, che riecheggia le statue raffigurate nelle tavole.
Queste opere, e molte altre, saranno visibili nella mostra di Minneapolis, “Botticelli and Renaissance Florence”, realizzata dalle Gallerie degli Uffizi in collaborazione con il Minneapolis Institute of Art e curata da Cecilia Frosinini e Rachel McGarry, che si inaugura negli Stati Uniti domenica 16 ottobre e sarà visitabile fino all’8 gennaio 2023. L’evento è unica nel suo genere, perché esplora un argomento discusso da almeno un secolo in letteratura e finora mai realizzato in una mostra: il rapporto tra Botticelli e l’arte del Rinascimento fiorentino con l’antichità classica. “La mostra – spiega il direttore delle Galleriew Eike Schmidt – non solo è una rivelazione per il pubblico americano, ma si caratterizza anche per l’altissimo livello scientifico. Grazie ai contributi degli archeologi e degli storici dell’arte coinvolti, nonché dell’Opificio delle Pietre Dure, è stato possibile riconsiderare ogni opera e giungere a nuove identificazioni e attribuzioni su dipinti e sculture anche molto celebri. Forse uno degli accostamenti più emozionanti e rivelatori è quello tra l’Allegoria della Fertilità di Luca Signorelli e il gruppo marmoreo con Tre satiri che lottano con un serpente, proveniente dalla collezione di antichità di Lorenzo il Magnifico, dispersa alla fine del Quattrocento”.
Tra le opere esposte molte sono di artisti attivi all’epoca di Botticelli, o di Botticelli e bottega, e raccontano le modalità operative e il ricco tessuto figurativo di quei decenni. I prestiti dagli Uffizi sono accostati a sculture, dipinti, disegni e stampe del museo americano, che vanta una delle più importanti raccolte di arte europea oltreoceano. Dopo anni difficilissimi, che hanno visto Minneapolis al centro di una rivolta epocale per la giustizia sociale e dopo le sofferenze causate dal Covid, questa mostra sul Rinascimento che attribuisce a Firenze nel Quattrocento il ruolo di motore per la cultura mondiale, acquista un significato particolarmente profondo, e suona come un augurio di ripresa, tanto più in America e in questa città. “La presentazione di oggetti così rari e di straordinaria qualità – aggiunge la Presidente del Minneapolis Institute of Art, Katie Luber – è di per sé fonte di meraviglia e piacere. Dopo il lungo periodo di pandemia, l’opportunità di portare a Minneapolis opere d’arte meravigliose dagli Uffizi è a dir poco incredibile. Quale momento migliore di questo autunno per esaminare Botticelli e il Rinascimento fiorentino, mentre cerchiamo la rinascita della cultura, dell’arte e della connessione”.
Parte dei proventi della mostra sono stati utilizzati per restaurare le opere e condurre su di esse nuove ricerche i cui risultati sono confluiti nel ricchissimo catalogo, che include studi socio-economici sulle botteghe degli artisti, sui ritratti (per l’occasione un importante e discusso ritratto ora a Minneapolis è stato definitivamente attribuito a Benedetto Ghirlandaio, così come anche il ritratto di religioso su embrice degli Uffizi al suo famoso fratello Domenico) e una revisione dell’attività di Botticelli basata su fonti e documenti riconsiderati in una nuova luce. “Questa mostra è una nuova, importante pagina nella storia dell’eccezionale collaborazione culturale tra Italia e Stati Uniti – conclude l’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti Mariangela Zappia -. È una delle esposizioni più complete su Botticelli mai allestite in questo Paese; un’occasione unica per il pubblico americano di apprezzare i capolavori del genio italiano e della Firenze rinascimentale”.