E Nardella lancia il “codice rosa” per le aziende che aiuteranno le donne a conciliare lavoro e maternità
Duemila euro per ogni nuovo nato a partire dal 2020, tre nuovi asili-nido e servizio scuola bus gratuito. Dario Nardella lo aveva annunciato in campagna elettorale e torna adesso a parlarne proprio in concomitanza con il rapporto Istat che ha certificato anche per il 2018 un calo delle nascite in tutta Italia, con un nuovo minimo storico, peraltro in linea con quanto succede da una decina d’anni.
Prima l’annuncio attraverso i social: “Meno 4% di nascite, il minimo storico dall’Unità d’Italia. Mentre il governo taglia il bonus per gli asili nido e la baby sitter, a Firenze supporteremo le famiglie”, aveva scritto il primo cittadino di Firenze appena ricevuti i dati. Poi, a margine della conferenza stampa di presentazione de ‘L’eredità delle donne’, il festival diretto da Serena Dandini che si terrà a Firenze dal 4 al 6 ottobre prossimo, è tornato alla carica prendendo lo spunto proprio dalla manifestazione internazionale appena presentata.
“Le donne – ha spiegato Nardella – sono spesso additate come colpevoli del fatto che abbiamo il record negativo di natalità: dobbiamo aiutarle e non colpevolizzarle. Questo significa creare un contesto normativo, dal punto di vista del lavoro, delle imprese, dei servizi all’infanzia, della scuola favorevole alle donne che devono poter conciliare il lavoro con la famiglia”. Da qui l’inserimento nel bilancio del prossimo anno di tutta una serie di misure che andranno in direzione del sostegno alle famiglie e in particolar modo alle donne. “Realizzeremo 3 nuovi asili nido – continua il primo cittadino di Firenze – per arrivare all’azzeramento delle liste d’attesa, partiremo con il contributo di 2mila euro per ogni nato e introdurremo il servizio dello scuolabus gratuito”.
Nardella per il momento si ferma qui senza dare ulteriori particolari anche se, nel caso del bonus bebè, lo stanziamento potrebbe essere molto impegnativo. L’anno scorso a Firenze ci sono state 2.688 nascite e dunque anche solo se questi numeri dovessero essere confermati l’impegno per le casse comunali andrebbe oltre i 5 milioni di euro. Infine lancia una sfida alle imprese: “Daremo un ‘bollino rosa’ – conclude -, a quelle che dimostrano attenzione verso le donne, così che l’opinione pubblica possa distinguere le aziende che aiutano le donne a conciliare il lavoro con la maternità”.