L’intervento di Municipale e Polizia di Stato in Piazzale Vittorio Veneto ha portato anche al sequestro di 13 grammi di hashish e a una serie di multe per l’inosservanza delle misure di contenimento del Coronavirus
Tre persone denunciate, altre dieci multate e 13 grammi di droga sequestrati. È questo il bilancio dell’intervento congiunto effettuato ieri pomeriggio dalla Polizia Municipale e dalla Polizia di Stato, in coordinamento con la Questura di Firenze, in piazzale Vittorio Veneto, viale Fratelli Rosselli, via del Fosso Macinante e via Gabbuggiani all’altezza della Leopolda.
Le operazioni sono iniziate alle 15 e sono andate avanti fino alle 18 e fanno seguito agli interventi dei giorni scorsi. Gli agenti hanno denunciato tre persone straniere per violazioni alla normativa sull’immigrazione, l’unità cinofila ha scovato 13 grammi di hashish nei giardini limitrofi alla linea tranviaria con sequestro della droga recuperata. Nel corso dei controlli sono state anche sanzionate dieci persone per quanto riguarda le misure di contenimento previste dall’emergenza Covid-19: sette per assembramento e tre per il mancato utilizzo della mascherina obbligatorio sulla base dell’ordinanza regionale.
Nei giorni scorsi c’era stata la protesta dei residenti del quartiere, stanchi di assembramenti continui di pusher e tossicodipendenti in cerca della dose quotidiana di cocaina, che avevano fatto intendere di essere pronti alla petizione da mandare al sindaco Dario Nardella per riportare un po’ di sicurezza e legalità in una delle zone pulsanti della città (https://www.lamartinelladifirenze.it/2020/04/17/basta-scazzottate-a-porta-al-prato-i-residenti-pronti-alla-petizione/).
La protesta era stata fatta propria da Forza Italia, con il capogruppo in Comune Jacopo Cellai che aveva chiesto “un intervento deciso” del primo cittadino fiorentino “per ripristinare la sicurezza della comunità”, e dalla Lega con il consigliere Antonio Montelatici il quale aveva sottolineato la necessità di istituire una postazione fissa della Municipale nella zona dopo l’aggressione subita da una avvocatessa fiorentina alla quale, qualche giorno prima, era stato sottratto il cellulare da due giovani balordi, probabilmente tossicomani.