Bundu e Palagi (Spc): “Il Comune agisca per il reintegro della lavoratrice”. Gianassi: “Disponibili a un incontro ma toni bassi da entrambe le parti”
Un nuovo incontro probabilmente ci sarà e forse ancora è possibile imboccare una strada per una soluzione positiva. Ma l’importante sarà tenere i toni bassi da entrambe le parti.
La vicenda di Dania, la dipendente di Publiacqua rappresentante sindacale dell’USB, licenziata per un post “irriguardoso” lanciato sulla sua pagina Facebook a seguito dell’intossicazione di sei colleghi dopo varie segnalazioni che il sindacato aveva fatto alla dirigenza, è arrivata in Consiglio comunale attraverso una domanda di attualità presentata dai consiglieri Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Spc) in cui si chiedeva all’amministrazione di prendere una posizione precisa “per una soluzione che prevedesse il reintegro della sindacalista”.
Prima dell’inizio della seduta un piccolo presidio sotto le finestre del Salone de’ Dugento con bandiere e uno striscione, poi il blitz in aula di un drappello di colleghi della donna, presente fra il pubblico, con tanto di cartelli prontamente tolti dall’intervento della Polizia municipale. Dopo, al termine dell’intervento di Palagi, l’intenzione del gruppo di minoranza di presentare una mozione nella quale il Consiglio impegni l’Amministrazione “ad agire concretamente per il reintegro della lavoratrice discriminata”.
Dal canto suo Federico Gianassi, assessore al bilancio e partecipate, usa prudenza. “Avevo già risposto su questo tema – spiega – interagendo con esponenti dell’Usb e speravo in una soluzione bonaria della vicenda. Avevamo preso contatti con Lorenzo Perra, presidente di Publiacqua, con cui ci trovavamo in accordo a non esasperare la questione”. Ma aggiunge subito dopo che “L’amministrazione comunale non è il decisore: non vorrei ci fossero false aspettative. Spero nel raggiungimento di una soluzione che non disconosca il fatto grave, ma neanche le istanze consegnate dall’Usb, oggi formalizzate in un documento che mi è stato consegnato. Siamo disponibili a ricevere una delegazione, l’importante però è mantenere i toni bassi da ambo le parti”.
Bundu e Palagi ringraziano la rete di solidarietà, nata attorno a Dania. “Un momento – affermano – in cui si è dimostrato alla Giunta che in città esiste una diffusa realtà solidale che sa quale è la giusta parte, quella con cui schierarsi. Bene la disponibilità a ricevere una delegazione, riprendendo i rapporti con USB e il sindacalismo di base. Noi stiamo con lei”. Per i sindacalisti USB il licenziamento della dipendente è “un problema di più ampio respiro in quanto si tratta di un sistema generale di degenerazione del clima del lavoro, dove anche i licenziamenti rischiano di tornare ad essere politici”.