Al Piazzale Michelangelo l’installazione che vuole sensibilizzare i cittadini alla difesa della biodiversità nel contesto urbano. E dal 26 marzo è partita la nuova edizione dei Balconi Fioriti con la distribuzione dei semi di facelia
Un giglio composto da 4mila fiori con un’ape gialla e nera e la scritta ‘Bee The Change’ su una superficie di oltre 600 metri quadrati al piazzale Michelangelo. È l’installazione finanziata da Aboca nell’ambito del pacchetto di misure promosso dall’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re per difendere la biodiversità nel contesto urbano e tutelare un insetto essenziale per l’ambiente, l’ape, che ha visto nel frattempo anche la piantagione della facelia nelle rotonde cittadine e l’avvio del concorso per i balconi fioriti ‘Fiori a fiorenza’ con la distribuzione dei semi di facelia da parte delle Farmacie Fiorentine Afam: sono già oltre 3000 le bustine consegnate ai cittadini dalle 21 farmacie.
“Le api e il settore dell’apicoltura – dice Del Re – sono fondamentali non solo dal punto di vista produttivo, ma anche da quello ambientale per la tutela della biodiversità. Il comparto conta in Toscana oltre 5mila apicoltori e 93mila alveari ed è in forte sofferenza a causa dei cambiamenti climatici. Ciò incide negativamente sugli alveari e sulle fioriture, troppo spesso insufficienti a garantire la produttività e il sostentamento degli alveari stessi. L’installazione al Piazzale è un invito a tutti a essere motore di cambiamento per un nuovo modello di sviluppo più sensibile all’ambiente e al pianeta in cui viviamo. La semina della facelia nelle rotonde e sui balconi ha l’obiettivo di creare un habitat urbano favorevole alle api, che con la loro incessante attività di impollinazione garantiscono la continuità degli ecosistemi e la biodiversità anche in ambiente urbano”.
Al sopralluogo di oggi per il completamento dei lavori, oltre a Del Re erano presenti fra gli altri il sindaco Dario Nardella, la vicesindaca Alessia Bettini, l’AD Aboca Massimo Mercati e la Direttrice delle Farmacie AFAM Maria Vannuzzi. “Firenze è città amica delle api – ha detto il primo cittadino fiorentino -. Il Comune sta mettendo in campo una serie di azioni per incrementare e tutelare il patrimonio ambientale e già da tempo non utilizza erbicidi per la manutenzione del verde pubblico. Oggi vogliamo ulteriormente rilanciare questo messaggio e contribuire alla tutela dell’ambiente urbano”.
L’installazione raffigura il giglio di Firenze che per l’occasione si trasforma in alveare: nei tre corpi principali del giglio, a imitazione delle cellette di un alveare, sono stati ritagliati 46 esagoni riempiti poi da telo di juta per ottenere un effetto miele. Al centro è stata realizzata l’immagine di un’ape utilizzando piante e fiori. Alla base dell’installazione è stata composta la scritta ‘Bee The Change’ con fiori di petunie. “Non solo un’installazione verde, ma un pacchetto di iniziative per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di piante e fiori nel contesto urbano – ha sottolineato Bettini -, sia come contributo alla tutela dell’ambiente che come elemento di bellezza e decoro per ammirare la nostra città”. E Mercati ha aggiunto: “Aboca – ha commentato l’amministratore delegato, Massimo Mercati – è una healthare company che parte dalle proprie coltivazioni biologiche per ricavare le sostanze vegetali con cui realizza prodotti efficaci e sicuri per la salute. La salute delle persone non può prescindere da quella del pianeta e siamo onorati di essere al fianco della Città di Firenze in questa iniziativa a favore delle api. La nostra azienda ha anche attivato un centro di ricerca apistica proprio perché siamo consapevoli del valore che questo insetto ha per la sopravvivenza dell’intero ecosistema”.
Nel frattempo, il 26 marzo scorso, è partito il concorso per premiare il balcone più bello organizzato con la Società Toscana di Orticultura e i cinque Quartieri, mentre la semina della pianta viola nelle rotonde e lungo gli argini dell’Arno è realizzata dalla direzione Ambiente. Infine, nei giardini di Villa Favard saranno installati due apiari a cura di Arpat. Il concorso ‘Fiori a Fiorenza’ si chiuderà il prossimo 21 giugno. “Si tratta – ha concluso – il presidente della Società Toscana di Orticultura Alberto Giuntoli – di un piccolo regalo per la bellezza e il valore ambientale che ogni fiorentino può fare alla sua città”.