E’ diventato ricovero di sbandati e senza tetto. Un’interrogazione di Fratelli d’Italia e Lega Salvini chiede al Comune se l’amministrazione ha intenzione di utilizzare la struttura e soprattutto quando
“Le strutture o si usano o si levano, soprattutto se causano degrado e abusivismo”. Parola di Alessandro Draghi e Antonio Montelatici, rispettivamente consiglieri di Fratelli d’Italia e Lega Salvini, sulle condizioni in cui versa la struttura di vetro e acciaio sistemata tra il viale Fratelli Rosselli e la tramvia, quasi alla fermata Porta al Prato-Leopolda. Il locale, che in origine forse sarebbe dovuto servire come spazio per le informazioni turistiche, ormai è perennemente chiuso e la sua unica funzione è quella di dare un riparo da pioggia e vento ai senza tetto che gravitano nella zona delle Cascine. I quali però quando se ne vanno lasciano un’immensa quantità di rifiuti che si accumulano di giorno in giorno come docuemntato dalla foto di copertina.
Per questo i due esponenti di minoranza hanno presentato un’interrogazione per sapere se sia intenzione dell’amministrazione utilizzare il “gabbiotto” e soprattutto quando. “Due mesi fa – afferma Draghi – fui chiamato da alcuni residenti della zona e da pendolari che assistevano tutti i giorni a questo spiacevole spettacolo. Dopo le mie segnalazioni sullo stato di degrado dell’area di Porta al Prato, il Comune fece pulizia e ripristinò il decoro dentro e fuori dalla cabina in questione, ma tutto è durato poco”.
Montelatici ricorda un episodio accaduto il 30 dicembre quando passando per il viale ha assistito all’accensione di un braciere all’interno. “Ho subito avvisato le forze dell’ordine – aggiunge prevedendo che potesse scaturirne qualcosa di più grave”. “Abbiamo avuto modo di constatare -concludono i due consiglieri – che una parte del degrado che affligge la zona di Porta al Prato e della Leopolda è anche causato da questo manufatto abbandonato; per questo chiediamo al Comune che se ne farà di quel gabbiotto”.