I vessilli sull’Arengario di Palazzo Vecchio e sul balcone di Palazzo Strozzi Sacrati. Poi tante nuove panchine multicolori nei quartieri per rifiutare ogni sorta di discriminazione. Ciulli: “Soddisfazione per un traguardo raggiunto non senza difficoltà, che mai avrei pensato di realizzare”
Inaugurazione di panchine rainbow e bandiere arcobaleno esposte su Palazzo Vecchio e sui Quartieri. Firenze ha aderito oggi alla Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia con numerose iniziative volte a sensibilizzare sulla cultura dei diritti e una serie di comunicazioni in Consiglio Comunale. “Siamo contro ogni forma di discriminazione – ha detto l’assessore a diritti e pari opportunità Benedetta Albanese -. Il rispetto e la dignità spettano a tutti al di là dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Per questo, insieme ai Quartieri, abbiamo organizzato l’inaugurazione di diverse panchine arcobaleno: vogliamo offrire spunti di riflessione a favore della pari dignità di tutte le persone e contro le discriminazioni oggi e ogni volta che qualcuno poserà lo sguardo sulle panchine rainbow. La miglior protezione contro ogni forma di discriminazione sono i diritti, per questo continueremo a batterci e a fare il possibile per sensibilizzare”. Panchine arcobaleno sono state inaugurate al Parco dell’Anconella, nell’area Pettini Burresi, in via di Scandicci, ai Giardini Uisp di via Bocchi. e Villa Pallini in via Baracca.
“Sono orgoglioso ed emozionato per aver inaugurato la seconda panchina arcobaleno – afferma soddisfatto Andrea Ciulli, presidente della Commissione cultura del quartiere 5 in passato fatto segno di un grave gesto omofobo -, stavolta nella nostra sede. E’ per me una grande soddisfazione e un traguardo raggiunto non senza difficoltà: per anni alcune persone mi hanno detto, e purtroppo ho creduto loro, di essere inadeguato e di essere una persona che difficilmente avrebbe potuto fare qualcosa di buono, a causa del mio orientamento sessuale. Mai avrei pensato di riuscire a concretizzare un progetto che aiutasse le persone a non dover subire una situazione simile … ed invece eccomi qui, orgogliosamente parte di una comunità di cittadini e di cittadine, parte delle istituzioni, timidamente portatore di un cambiamento anche culturale, e felice di rappresentare un partito che condivide gli ideali di uguaglianza e si batte per la parità dei diritti di tutti i cittadini. Ogni volta che passerò da qui e vedrò questa panchina mi ricorderà che cosa sono tenuto (e riuscito) a fare, e spero che per coloro che hanno vissuto e vivono il dramma dell’emarginazione e della discriminazione sia una luce di speranza, una mano tesa … e un segno che noi ci siamo e che non verranno più lasciati soli”.
In consiglio Comunale Mimma Dardano (Lista Nardella) ha sottolineato l’urgenza dell’approvazione del DDL Zan, perché “c’è bisogno di una legge specifica che vada a contrastare ogni forma di odio, discriminazione e violenza omotransfobica, misogina o abilista”. Ha poi rivolto un appello personale a capire: capire cosa significhino queste lettere. “Non chiudiamo fuori dalle nostre menti quelli che per essere out hanno lottato nel passato e nel presente. Non ignoriamo l’esistenza di milioni di persone in tutto il mondo che da decenni si battono per essere riconosciuti. Per combattere la paura e la discriminazione bisogna prima di tutto abbattere i muri mentali”. L’approvazione del DDL Zan è stata chiesta a gran voce anche da Donata Bianchi presidente della Commissione pari opportunità che auspica altrettanta determinazione nel rendere possibile che i bambini e le bambine delle coppie omogenitoriali siano “a tutto tondo figli di entrambi i genitori e non solo figliastri come anche la ‘step child adoption’ li lascerebbe”.
La bandiera arcobaleno è stata srotolata anche sul balcone di Palazzo Strozzi Sacrati al termine della riunione della Giunta Regionale. A compiere l’operazione sono stati il Governatore toscano Eugenio Giani e l’assessore alle pari opportunità Alessandra Nardini.