A più di un giorno dalla sparizione della piccola Cataleya le indagini proseguono serrate in ogni direzione. Al vaglio degli inquirenti il racconto di un’amica della madre che avrebbe ricevuto una telefonata di un uomo il quale sosteneva di averla lui
“Tutte le ipotesi restano aperte, compresa quello di un rapimento da parti di adulti o di un allontanamento”. A dirlo è il comandante provinciale dei carabinieri di Firenze generale Gabriele Vitagliano che è impegnato insieme ai suoi uomini nelle ricerche Cataleya Mia Alvarez, la bambina di cinque anni sparita nel nulla nell’ex hotel Astor di via Maragliano, da mesi occupato abusivamente, dove vive con la madre, Della piccola, di origini peruviane, si sono perse le tracce mentre la madre era al lavoro. La bambina è alta 115 cm, ha occhi e capelli castani. Al momento della sparizione indossava maglietta a maniche corte di colore bianco, pantalone di colore viola e scarpe nere. La madre, ascoltata dai carabinieri, avrebbe fatto anche il nome di una persona sospettata: “È impossibile che lei si perda da sola, qualcuno l’ha presa e l’ha portata via. Io ho detto ha carabinieri chi può essere”, ha dichiarato la donna intervistata dal Tg1.
“Nello stabile sono state effettuate due perquisizioni, una la scorsa notte e una stamane, ma non ci sono tracce –spiega ancora il generale- la piccola sarebbe scomparsa attorno alle 15 e la madre è tornata dal lavoro verso le 15.15 non trovandola”. Accertamenti sono in corso sul racconto fornito da un’amica della mamma: la donna avrebbe riferito di aver ricevuto una telefonata da un uomo che avrebbe parlato in spagnolo e che avrebbe detto di avere lui la piccola. Altri accertamenti sarebbero in corso su un video che ritrarrebbe la bambina alla fermata dell’autobus con degli adulti. Ma da quanto è stato possibile apprendere il video non sarebbe ritenuto attendibile: la telefonata invece sarebbe avvenuta e sono in corso verifiche da parte dei carabinieri.
Davanti al palazzo di via Maragliano si è radunato un gruppo di donne e bambine peruviane arrivate dal vicino comune di Sesto Fiorentino che sollecitano le ricerche e solidarizzano con la madre. ‘Giustizia per Cata’, ‘Sollecitiamo la presenza del nostro console’, ‘Non rimanere in silenzio, diteci dove è la piccola Cata’, ‘Ti vogliamo a casa piccola Cata’ è scritto, in italiano o in spagnolo, sui cartelli che espongono. Le ricerche della piccola Kata, proseguiranno “anche con l’impiego di personale del volontariato attivato dagli uffici della Protezione civile della Città metropolitana e del Comune di Firenze”. Intanto in Prefettura si è riunita una cabina di regia per fare il punto della situazione e verificare se vi fosse bisogno di altro rispetto a quanto già messo in campo”. Le ricerche, si spiega, “fino ad ora si sono svolte all’interno dell’immobile e lungo il fiume Mugnone, anche con l’impiego di cani molecolari“. “Abbiamo setacciato tutte le telecamere della zona ma ora torneremo a riesaminare tutte le immagini alla ricerca di dettagli utili alle indagini – ha sottolineato ancora l’altissimo ufficiale dell’Arma -. Non abbiamo una pista in questo momento che possiamo considerare più importante, non escludiamo nulla. Mi sento ragionevolmente di escludere che sia dentro l’edificio. Stiamo ricevendo telefonate da cittadini che ritengono di averla vista in località intorno a Firenze e stiamo controllando. L’ipotesi è che siccome stava giocando possa essersi allontanata magari seguendo un altro bambino, speriamo che sia con un adulto che possa prendersene cura. In questo momento non abbiamo elementi che possano comprovare una cosa o un’altra. L’ultima immagine delle telecamere evidente è che la bambina sia dentro ma non mi sento di escludere che sia uscita coperta da un adulto”.