Regione e At accelerano: entro il 2025 due nuovi autobus ogni giorno sulle strade toscane, già investiti oltre 150 milioni di euro per nuovi mezzi. Oltre mille assunzioni a tempo indeterminato in meno di 3 anni
Un bus ogni due giorni da ora a fine 2024, poi il grande balzo che vedrà due bus nuovi ogni giorno sulle strade della Toscana per garantire un servizio di trasporto pubblico locale sempre più efficace, efficiente e sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale. È questo, in sintesi, il piano che Regione Toscana e Autolinee Toscane stanno realizzando a favore della mobilità pubblica regionale su gomma.
Un processo di profondo rinnovamento del parco mezzi che porterà l’età media dei bus in giro per le strade toscane a circa 7 anni di media contro i 14 anni che i mezzi avevano nel momento in cui At ha cominciato il suo percorso di gestione nel novembre del 2021. Nei giorni scorsi si sono svolte alcune presentazioni di nuovi mezzi a Siena, Grosseto, Pisa, Lucca e Firenze. Altre proseguiranno nelle prossime settimane. Si tratta, di due tipologie di veicoli: bus urbani di varie lunghezze (fino a 18 metri per coprire le tratte ad alta frequenza) alimentati da motori Euro 6 a metano, riconoscibili dalla livrea bianca, e bus interurbani, di colore blu, in alcuni casi anche snelli come lunghezza, per muoversi lungo tratte extraurbane dei comuni e delle aree più periferiche dove le strade sono più strette.
“Il rinnovo del parco mezzi – commenta il Governatore toscano Eugenio Giani – è uno degli strumenti fondamentali per far compiere alla mobilità su gomma nella regione un salto di qualità nella direzione della sostenibilità ambientale e dell’efficienza, per un servizio all’altezza delle aspettative. La Regione investe 630 milioni di euro complessivamente nel trasporto. In particolare, il trasporto pubblico locale su gomma affidato ad At, la impegna per 300 milioni di euro. In un momento in cui la transizione ecologica deve essere la stella polare delle nostre scelte – conclude Giani – la Toscana fa una scelta di coerenza che per essere completamente efficace ha bisogno di essere accompagnata anche da scelte adeguate a livello nazionale ed europeo”.
Fino a questo momento sono già stati acquistati e messi a servizio del Tpl oltre 400 nuovi bus. Da qui al 31 ottobre 2024 ne entreranno in servizio altri 246. In tutto dunque At e Regione Toscana potranno disporre di un parco mezzi di circa 650 nuovi autobus per un investimento che si aggira sui 156 milioni di euro. In pratica, da qui a fine 2024, la media sarà di un nuovo bus in ingresso in Toscana ogni 2 giorni. “Autolinee Toscane sta investendo risorse importanti – commenta il Presidente Gianni Bechelli -. In alcuni casi, come nei mezzi a metano e a breve anche quelli ibridi ed elettrici, i fondi arrivano anche da finanziamenti europei e/o statali a favore di Regione e Comuni, ma per il resto si tratta di azioni fatte direttamente con le nostre risorse. E lo stiamo facendo in una fase estremamente difficile per il trasporto pubblico italiano, a cui mancano almeno 1.700 milioni, 800 per coprire le perdite post-Covid e 900 per rinnovare il contratto degli autoferrotranvieri. Oggi questo settore, così strategico per garantire la mobilità pubblica collettiva, è in debito di ossigeno evidente, da diversi anni, come dicono non solo le aziende e i sindacati, ma anche tutti i Presidenti di Regione e la stessa Commissione Trasporti della Camera in modo bipartisan. Per noi, e quindi per tutto il sistema di trasporto pubblico su gomma, in Toscana diventa fondamentale che anche la politica e le istituzioni a livello nazionale e locale facciano scelte conseguenti e coerenti”.
Il prossimo anno, come conferma anche l’Ad “at” Jean-Luc Laugaa, sarà l’anno chiave per un rinnovamento ancora più profondo. “Dal 2025 cominceranno ad arrivare altri 800 nuovi bus in Toscana – spiega – di questi oltre 700 acquistati con risorse proprie e 68 con fondi statali e Ue ottenuti dalla Regione Toscana. Metteremo ogni giorno due bus nuovi sulle strade toscane così da dimezzare l’età media dei mezzi e portarla in linea con quella europea: circa 7 anni. Un bel salto in avanti rispetto ai 14 anni di età media dei bus che abbiamo ereditato nel 2021 dai precedenti gestori. Il nostro obiettivo è la costruzione di una vera e grande azienda regionale toscana di trasporto pubblico su gomma. E lo stiamo facendo con i fatti e gli investimenti attraverso enormi risorse spese in mezzi, assunzioni di personale (già oltre mille assunzioni da novembre 2021 a oggi a tempo indeterminato) e tecnologie al servizio degli utenti. La Toscana è l’unica regione in Italia dove si può pagare il biglietto a bordo ovunque sui bus, senza costi aggiuntivi, col sistema contactless”.