Giani a muso duro contro Nardella dopo la richiesta di un tavolo di confronto: “No rincari, semplice attuazione del contratto”. Il capogruppo di Forza Italia in Regione invita a non pagare il ticket
Il Comune contro Regione e Autolinee Toscane. La Regione che risponde a Palazzo Vecchio a muso duro aprendo di fatto un ulteriore terreno di scontro all’interno del Pd con i rapporti fra Nardella e Giani mai così bassi tanto da rasentare a malapena la sopportazione. Autolinee Toscane che prova in qualche modo a rispondere naturalmente declinando ogni possibilità di colpa.
Gli aumenti dei biglietti di bus e tramvia continuano ad accendere le polemiche in questo torrido fine luglio non soltanto per vie delle temperature climatiche che hanno sfiorato i 40 gradi. La novità, annunciata nei giorni scorsi, diventerà effettiva dal 1° agosto, quando il ticket ordinario passerà da 1,50 a 1,70 euro, quello via sms da 1,80 a 2 euro, i biglietti acquistati a bordo da 2,50 a 3 euro, il carnet da 10 biglietti da 14 a 15,50 euro. Stesso discorso per gli abbonamenti: il mensile che oggi costa 35 euro (28 euro con Isee), salirà a 38,70 euro (31 con Isee); l’annuale ordinario passerà da 310 a 342,80 euro (per l’annuale con Isee si andrà da 260 a 287,50 euro) e l’annuale studenti da 252 a 278,70 euro se ordinario, da 200 a 221,20 quello con Isee. Verso l’alto anche le tariffe extraurbane: ad esempio il biglietto di fascia 20-30 km passerà da 3,50 euro a 3,90, mentre l’abbonamento mensile salirà da 58,50 a 64,70.
Ieri, a margine di una presentazione a Palazzo Strozzi Sacrati il Governatore toscano ha difeso la scelta di adeguare al rialzo il costo del ticket. “Non sono rincari, abolirei la parola rincari – ha detto -. È semplicemente l’attuazione del disposto che era nel contratto con Autolinee Toscane per l’adeguamento Istat. In realtà questo manterrà Firenze con un prezzo del biglietto molto inferiore rispetto ad altre città. Da quando la Regione ha fatto l’appalto unico è come se i Comuni le avessero affidato tutto. E la Regione mette 660 milioni per il trasporto marittimo, ferroviario e bus. Non so proprio cosa ci dovremmo mettere di più. Il tavolo con la Regione ci sarà, sarà anche l’occasione in cui decideremo anche quanto i Comuni contribuiranno sul trasporto pubblico locale”. Risposta secca e diretta, quasi una sciabolata a una nota di Palazzo vecchio con la quale si sottolineava che il Comune “non ha chiesto più soldi ma il servizio dovuto per contratto. Ad ora questo servizio è molto inferiore in città e negli ultimi mesi è stato rimodulato con una riduzione, malgrado la nostra contrarietà” evidenziando anche come “i comuni già contribuiscono (13 milioni la sola Firenze, ndr) e ribadendo anche la messa a disposizione di 500mila euro per incrementare il servizio nelle zone dei cantieri interessati ai lavori della tramvia. “Ma – chiosa ancora la nota – ci è stato risposto che At non era in grado di poterlo fare”.
L’aumento non è andato giù a Marco Stella, capogruppo in Regione di Forza Italia, che ha presentato una mozione e un emendamento al Piano regionale di sviluppo per chiedere che venga immediatamente sospeso l’adeguamento delle tariffe relative ai titoli di viaggio e che vengano quindi lasciati invariati i prezzi dei biglietti. Ma Stella è andato anche oltre invitando i cittadini alla disobbedienza civile non pagando il prezzo del biglietto ritoccato e lanciando anche una petizione (lasciando il proprio nominativo al numero WhatsApp 331.5279611 o, per email, a scrivi@marcostella.it). “È una provocazione – dice -, ma se non ci saranno risposte nei prossimi giorni, in Consiglio regionale o in Commissione, lavorerò per strutturarla in modo concreto. Poche settimane fa Regione e Autolinee Toscane hanno presentato insieme uno studio, pagato proprio da At, che indicava a sorpresa un altissimo gradimento del servizio fra gli utenti. E ora fanno scattare gli aumenti. È una cosa vergognosa”.
Dal canto suo Autolinee Toscane ricorda che “è al lavoro, da oltre un mese, fianco a fianco del Comune e della Regione, con la collaborazione e l’accordo dei sindacati, per affrontare e risolvere i problemi sul servizio nati per l’evoluzione dei cantieri della tramvia, necessari, ed ora nella fase più critica. Grazie all’impegno di tutti, sia con ulteriori correzioni a tre linee, che all’introduzione di autisti di riserva, che con una nuova programmazione interna, già oggi (ieri ndr) l’impatto dei cantieri si è ridotto. Ricordiamo che dall’11 giugno scorso, tutti i turni programmati sono praticamente tutti coperti. At è sempre disponibile al confronto con le istituzioni”.