E’ la bella proposta della Lega Salvini per consentire ai laureandi di poter effettuare la prova in presenza, con un ristretto numero di familiari, nel rispetto delle norme anti-Covid e nella solennità di una sede istituzionale
Mettere a disposizione degli studenti universitari per la discussione delle tesi le sale consiliari del Consiglio Comunale e quelle dei Consigli di quartiere. La proposta è della Lega Salvini attraverso una mozione firmata dal capogruppo del Carroccio Federico Bussolin e da tutti i consiglieri della squadra leghista a Palazzo Vecchio oltre a Manfredi Ruggiero, Coordinatore Cittadino della Lega Giovani e capogruppo al Quartiere 2.
“In molti atenei italiani – spiega Bussolin – è stata prorogata la modalità di discussione delle tesi esclusivamente per via telematica a causa delle misure precauzionali e di sicurezza anti-Covid. Ma non tutti possiedono una connessione internet che garantisca il corretto svolgimento della prova. La nostra è una proposta per consentire agli studenti di vivere uno dei momenti più belli della loro carriera universitaria in presenza, tenendo conto della disponibilità della struttura e compatibilmente con tutte le normative di prevenzione del contagio”.
L’idea è di far usufruire gratuitamente l’aula consiliare o una qualsiasi altra struttura comunale debitamente allestite agli studenti laureandi per il collegamento con l’Ateneo prescelto per la discussione di tesi. In questo modo potrebbe assistere alla prova anche un ristretto gruppo di familiari o di amici sempre, naturalmente nel rispetto delle norme anti-Covid, restituendo così solennità a quello che forse è il momento più importante della carriera scolastica di ogni ragazzo e ragazza.
“Tanti studenti che si sono laureati in questo periodo – aggiunge Ruggiero – avrebbero fortemente voluto avere l’opportunità di trovare un luogo in cui poter discutere la tesi dal vivo, in sicurezza, e visto che in molti altri Comuni italiani sono state portate avanti iniziative simili, abbiamo ritenuto opportuno proporlo anche qui. Speriamo ci siano le condizioni per poterla attuare perché gli studenti universitari possano discutere dal vivo e in sicurezza il momento conclusivo della loro carriera di studi e in una sede istituzionale”.