I due leader di Firenze Vera e Anima Firenze spiegano le loro proposte a due settimane dalle amministrative dell’8 e 9 giugno
Reintrodurre il Fiorino come moneta parallela. Sarà una delle prime mosse di Andrea Asciuti nel caso in cui dovesse diventare il nuovo sindaco di Firenze. Una idea non nuova per la verità che l’esponente politico di Firenze Vera (supportata da il Popolo della Famiglia e Indipendenza), aveva già tirato fuori a settembre presentando una mozione in Consiglio Comunale poi respinta (Asciuti prende a prestito Bossi e invita il Comune a coniare Fiorini metallici da convertire con l’Euro – La Martinella di Firenze).
Forte della teoria delle monete parallele dell’economista Giacinto Auriti, secondo Asciuti la reintroduzione del Fiorino come moneta parallela sarebbe una bella boccata d’ossigeno per l’economia fiorentina. “Già nel corso della scorsa legislatura – spiega – ho portato in consiglio una mozione che impegnava il Comune di Firenze ad aprire un ufficio per gestire la coniatura delle monete metalliche o la stampa delle ‘note comunali complementari’ denominate Fiorino, gestendone la convertibilità con un apposito banco di cambio, ma tutte le forze politiche tra maggioranza ed opposizione hanno respinto questa proposta, bocciando con essa l’opportunità di rilanciare l’economia locale e i suoi prodotti tipici”.
Un fiorino dunque per Asciuti varrebbe un euro, con convertibilità al 100% e scambio pari. I Fiorini poi sarebbero spendibili a Firenze, alimentando e rivitalizzando così un’economia territoriale che riporti la città alla sua naturale grandezza storico-culturale, sfruttando soprattutto la velocità di circolazione monetaria. Denari freschi insomma da investire poi nel sociale e in altre attività utili ai fiorentini. “Se poi – conclude Asciuti – tanto per fare un esempio concreto ognuno dei 12 milioni di turisti che ogni anno visitano la città decidessero, sfruttando l’appeal della moneta locale di portarsi un Fiorino a casa come souvenir, le casse comunali beneficerebbero di 12 milioni di euro l’anno! Una cifra non certo indifferente per i bilanci”.
Far vincere il centrosinistra e la candidata Sara Funaro già al primo turno è invece l’obiettivo di “Anima Firenze”, la prima formazione a essere scesa nell’agone politico delle amministrative ancora a ottobre presentando in anteprima assoluta la candidatura a sindaco del suo leader Giovanni Fittante e poi tornata sui suoi passi in nome proprio della realizzazione di una coalizione più ampia possibile in grado di “contrastare l’avanzata della destra a Firenze”.
“Anima Firenze è l’unica vera novità politica di queste elezioni amministrative “L’idea di ridare un’anima a Firenze – continua Fittante – oltre all’aver costruito un programma e un progetto con una visione di città frutto di un anno di duro lavoro con i nostri laboratori tematici, sta dando i suoi frutti. Non ci accontentiamo e vogliamo raddoppiare le nostre percentuali per arrivare a prendere 2 / 3 consiglieri.” Queste due settimane, secondo Fittante saranno decisive perché “c’è ancora un ampio spazio rappresentato dal 35 / 40% di persone che ancora non sanno chi votare e se andranno a votare. Siamo fortemente convinti che si possa ancora vincere al primo turno, se si farà un grande lavoro, forte e coeso, con tutta la Squadra del centrosinistra e la nostra candidata Sindaca Sara Funaro spiegando bene il nostro progetto di innovazione, cambiamento e concretezza.” Vincere al primo turno, conclude Fittante, significherebbe “non rimanere ostaggi di accordicchi dell’ultima ora ad esclusiva convenienza partitica e a discapito di un nuovo progetto di governo che dovrà agire con forza e libero da legami vincolanti e condizionanti. Chiediamo ai cittadini di sostenerci quale espressione civica della città che guarda al merito al di là delle appartenenze ideologiche e partitiche. Chi ci sceglie, sceglie il cambiamento e Firenze ne ha estremamente bisogno”.