Maggioranza sugli scudi dopo il duro attacco del centrodestra al primo cittadino fiorentino sulla ipotesi di spegnere i lampioni della pubblica illuminazione
Maggioranza sugli scudi a difesa del sindaco Dario Nardella dopo il grido d’allarme (ma forse sarebbe più giusto chiamarlo provocazione) lanciato ieri dal primo cittadino fiorentino. Sulle colonne del Corriere della Sera Nardella si è detto pronto a spegnere i lampioni della pubblica illuminazione se dallo Stato non arriverà una prima tranche della liquidità promessa ai comuni per far fronte a una situazione economica che ogni giorno diventa più difficile: nel caso di Firenze una voragine di 200 milioni sulla quale naturalmente si sono appuntati gli strali delle minoranze (https://www.lamartinelladifirenze.it/2020/05/12/nardella-se-non-arrivano-i-soldi-pronto-a-staccare-lilluminazione/.
“Se i sindaci di città importanti di ogni colore politico – attaccano il capogruppo Pd Nicola Armentano e il presidente della commissione Bilancio Massimo Fratini – hanno lanciato assieme a Nardella lo stesso appello al Governo, qui da noi le opposizioni di centrodestra preferiscono attaccare cercando visibilità invece di condividere questa battaglia. Nardella ha lanciato un allarme con parole forti perché il rischio da scongiurare è quello di tagliare servizi essenziali ai cittadini. Schernire le sue prese di posizione vuol dire non comprendere la gravità di questa situazione”.
I due esponenti Dem ricordano ad Alessandro Draghi (Fdi) che “la sicurezza è tematica da sempre al centro del lavoro dell’amministrazione” ma “è chiaro che la carenza di fondi rischia di andare a impattare anche su questo fronte”. Mentre liquidano come “speculazione politica di basso livello” le dichiarazioni di Federico Bussolin (Lega), perché “si sta lavorando per il bene della città intera, lavoratori, imprese e famiglie: ed evitando di buttarla in caciara perché adesso è il momento della responsabilità e del senso delle istituzioni”.
Quanto a Cellai (F. Italia), Armentano e Fratini concludono sottolineando come le stime del danno patito dalle casse comunali balzano sotto gli occhi di tutti. “Il fatto – aggiungono – che siano aumentate rispetto al mese scorso è evidentemente collegato al protrarsi della difficile situazione per il contrasto al covid e agli altrettanto evidenti effetti sulle relazioni nazionali e internazionali. Cellai si dimentica inoltre che abbiamo sospeso e rinviato tributi comunali, azzerato Cosap per le attività chiuse e che l’amministrazione è costantemente al lavoro per individuare agevolazioni: senza considerare che si stanno rendendo evidenti le spese per il distanziamento e per il piano anti covid in tutti i luoghi comunali. L’avanzo di bilancio è vincolato il suo utilizzo finora non è consentito dalla legislazione nazionale. Per Mimma Dardano (Lista Nardella) infine “la preoccupazione del sindaco è giusta e necessaria, le opposizioni aprano gli occhi”.