La decisione del Gip di Firenze per “infondatezza della notizia di reato”. I coniugi Carrai erano stati indagati nel 2019
Il gip di Firenze ha archiviato in via definitiva il procedimento penale per riciclaggio per il quale i coniugi Marco Carrai e Francesca Campana Comparini erano stati indagati nel 2019. Il procedimento, si legge in una nota diffusa per conto dello stesso Carrai, è stato archiviato per «infondatezza della notizia di reato». Carrai e la moglie Francesca Campana Comparini, prosegue la nota, «non dimenticano le visite nella notte della guardia di finanza, l’umiliante perquisizione di Francesca in stato di gravidanza e la successiva violenta persecuzione a mezzo stampa, tv e social network. Esprimono tuttavia la loro amara soddisfazione per la fine di tale incubo che non sarebbe mai dovuto iniziare e che ha arrecato a loro e ai loro cari tanta sofferenza e danni materiali».
L’inchiesta riguardava un sequestro operato all’aeroporto di Peretola. Durante un controllo a una donna del Togo erano stati trovati 160 mila euro in contanti. La donna aveva raccontato di volerli usare per acquistare divise di squadre di calcio, indicando come contatto in Italia proprio Francesca Campana Comparini. La metà di quel denaro era finita poi sotto sequestro. Secondo i pm Turco e Anastasi quel denaro era stato destinato alla moglie di Carrai, proprietaria di un appartamento in centro, che doveva essere affittato. Un contratto di affitto fittizio, secondo la Procura, e che in realtà sarebbe servito solo a trasferire denaro dal Togo in Italia. La difesa di Carrai ha sempre sostenuto che fosse tutto lecito, dal momento che era stato lo stesso Carrai a chiedere informazioni su come fare arrivare quel denaro dal Togo senza incorrere in sanzioni.